Vola l'aeroporto dell'Umbria: ok al piano industriale milionario. Caccia ai voli invernali

Vola l'aeroporto dell'Umbria: ok al piano industriale milionario. Caccia ai voli invernali
di Egle Priolo
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Mercoledì 27 Aprile 2022, 08:38 - Ultimo aggiornamento: 08:52

PERUGIA - «Strategico» e «implementazione». Due parole come mantra che la presidente Donatella Tesei in venti minuti ieri ha usato almeno dieci volte, accese come candeline per festeggiare il via libera dell'assemblea dei soci al piano industriale 2022-2024 per l'aeroporto San Francesco di Assisi. Una struttura, appunto, considerata «strategica» per il turismo e l'economia regionale, che ora per guardare al futuro necessita di «implementazioni». Le più importanti, per adesso, sono quelle messe nero su bianco nella delibera di giunta approvata prima dell'assemblea di ieri pomeriggio. Un passaggio doveroso per dare un segnale di concretezza e di impegno comune e che costituisce il canovaccio di quanto richiesto alla Sase, la società che gestisce lo scalo umbro.

E se la Regione ha subito messo i 12 milioni previsti in tre anni, ci sono 16 rotte (10 internazionali e 6 nazionali) e in tasca c'è già Heathrow che, via Regno Unito, collega «l'Umbria con gli Usa e il sud est asiatico», i nuovi imperativi parlano tedesco. «Dobbiamo – ha detto Tesei - stabilire prima possibile un collegamento con la Germania - primo mercato turistico dell’Umbria ma anche il mercato più importante per le nostre imprese - e vorrei che questo collegamento fungesse anche da secondo hub internazionale». Monaco resta nel cuore, la delibera parla anche di Francoforte ma Tesei sceglie di nominare il lavoro su Berlino. Il senso della linea è chiaro: non ci sono solo i turisti tedeschi da far arrivare, ma la Germania è «una metà importante: noi vogliamo unire l'incoming a una destinazione fondamentale per l'economia». E mentre la presidente sgrana il rosario degli obiettivi raggiunti, si ricorda la necessità di «ampliare il ruolo della seconda compagnia low cost che Sase ha meritoriamente inserito in aeroporto, Wizz air, per dare stabilità e qualità alla nostra offerta», oltre «all'azione di marketing nelle capitali di destinazione per far conoscere sempre più l’Umbria. E dobbiamo categoricamente conseguire tutto questo con il pareggio di bilancio». Desiderata e imperativi per cui, intanto, il presidente della Sase Stefano Panato parla di «giornata ricca di soddisfazioni. La legge regionale che ha stanziato i finanziamenti per i prossimi tre anni ci assicura la stabilità della programmazione fatta, mentre il piano industriale approvato è ambizioso e realizzabile, con il periodo pasquale che ci ha visto tornare ai numeri pre-covid». Perché i livelli di difficoltà incontrati per arrivare al mostro finale (i 300mila passeggeri nel 2022 che sarebbero «il record di sempre») hanno visto prima il Covid e adesso il «rischio geopolitico – ha ricordato Panato – che paventiamo possa avere un effetto pure su di noi, anche solo per l'aumento del prezzo del carburante». Ma intanto, secondo i dati snocciolati da Sase, «abbiamo iniziato l'anno in maniera promettente: i voli nei primi tre mesi del 2022 sono già stati tre volte quelli del 2021».
Secondo Tesei, poi, oltre ai soci e alla Fondazione Cassa di risparmio di Perugia (sempre ringraziata), a credere nel progetto dell'aeroporto del rilancio sono anche gli imprenditori che hanno benedetto il nuovo approccio dello scalo: «Senza aeroporto – ha riportato la presidente – non ci sarebbero stati certi investimenti e non ci sarebbero stati in Umbria». Ora resta da implementare l'appetibilità autunno-invernale, non lasciando che i voli da e per Perugia siano rondini di primavera ed estate.
Regione al lavoro, inoltre, anche per il progetto di una stazione ferroviaria – come noto – nella zona di Collestrada («Che possa servire anche altre strutture, come UmbriaFiere»), oltre all'implementazione (ancora) del trasporto su gomma, con navette e taxi. E dare insomma al San Francesco quell'allure di “internazionale” che non resti solo nel nome.
Resta insomma solo da intercettare quel partner privato di cui si parla da mesi e il cui afflato la pandemia ha certamente raffreddato, ma l'auspicio è che il freddo accenno en passant di Tesei sia stata pura scaramanzia.

Quella per cui si applaude al pilota solo una volta atterrati.

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