Virus, in arrivo 240mila vaccini
il piano per fermare il Covid

Virus, in arrivo 240mila vaccini il piano per fermare il Covid
di Fabio Nucci
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Martedì 4 Maggio 2021, 08:28

PERUGIA Con una curva epidemica in fase stabile, i casi settimanali restano di poco sotto 700, la campagna vaccinale è proseguita a pieno regime anche negli ultimi giorni festivi, con oltre 9.300 dosi somministrate tra sabato e domenica. Grazie all’ultima consegna di 32mila preparati presi in carico due giorni fa dal sistema, si contano oltre 46mila scorte e già oggi dovrebbe arrivare un’altra fornitura Pfizer, con la prospettiva che, stando al piano “500mila” del Governo, nel mese di maggio in Umbria arrivino oltre 200mila dosi.
La profilassi anti-Covid va avanti al ritmo di oltre 41mila dosi settimanali iniettati, quasi seimila a giorno considerando i dati medi degli ultimi sette giorni. E come richiesto dalla struttura commissariale centrale, le iniezioni non si sono fermate neanche nei due giorni di festa, primo maggio compreso, con 9.469 dosi iniettate tra sabato e domenica e altre 2.354 somministrate ieri in mezza giornata (aggiornamento portale del Governo). Se a livello centrale si manterrà la cadenza di forniture che garantisce le 500mila iniezioni al giorno, vuol dire che in Umbria nel mese di maggio dovranno arrivare tra le 210mila e le 240mila dosi. Questo stando alla percentuale dell’1,41% (unica senza considerare le singole marche) stabilita dalla struttura commissariale nazionale. Intanto, ieri a metà giornata erano disponibili ancora 46.301 dosi di scorta, pari al 12,7% del totale finora consegnato, la metà circa Vaxzevira (22.776). In Umbria in coda ci sono 172.932 prenotati, la maggior parte caregiver e soggetti estremamente vulnerabili, per 10mila dei quali le prossime due domeniche saranno anticipate le somministrazioni. A tali categorie sono state iniettate 62.726 dosi, con una copertura del 61,2% e delle iniezioni registrate ieri (metà giornata), 1.100 hanno interessato proprio fragili e caregiver, altrettante gli over 80. In 1.880 casi si è trattato di richiami, col totale degli immunizzati che ha raggiunto quota 97.676 pari all’11,10% del totale della popolazione (vedi altro articolo), dato che si mantiene superiore alla media nazionale (10,3%).
LA CURVA
Con uno screening ridotto, anche i nuovi casi hanno subito una inevitabile frenata e ieri sono stati solo 35 i contagi accertati a fronte di 590 tamponi molecolari, con una risposta positiva nel 5,9% dei casi. Rimane stabile tuttavia la media mobile (4,37%) del tasso di positività dei tamponi, così come quella dell’incidenza delle infezioni sulle persone testate che si mantiene intorno al 13,8%. I contagi settimanali sono in lieve risalita ma si mantengono sotto 700 (698) e in discesa rispetto al dato di sette giorni fa (-3%): bisognerà vedere quanto allentamenti e riaperture post 26 aprile incideranno sui nuovi contagi, coi prossimi giorni che saranno decisivi per valutare le eventuali conseguenze. Intanto, nell’ultimo monitoraggio della Cabina di regia risultavano ancora 133 focolai e un’allerta legata alla repentina risalita della percentuale di tamponi positivi, escluso il retesting, che in una settimana è quasi raddoppiata. La seconda settimana in fascia gialla vede in fase di ridimensionamento anche i posti letto ospedalieri occupati da pazienti Covid, le cui percentuali secondo Agenas sono scese al 26% nelle terapie intensive al 23% in area medica. In valore assoluto, risultano 173 degenti ordinari (+2) e 28 critici (-2). Quattro i decessi, a Calvi, Umbertide, Perugia e Fossato di Vico che piange la sua prima vittima Covid. Contagi in risalita a Marsciano, ma sono solo 5 i comuni da “zona rossa”, dove sono tornati Umbertide e Foligno.

 

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