Virus, tampone gratis in farmacia per gli studenti
si comincia oggi: ecco come funziona

Virus, tampone gratis in farmacia per gli studenti si comincia oggi: ecco come funziona
di Remo Gasperini
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Lunedì 18 Gennaio 2021, 08:12

PERUGIA Scatta oggi, con l’entrata in vigore dell’accordo Regione-Farmacie quella che possiamo chiamare “operazione rientro sicuro in presenza” degli studenti delle superiori. Un’operazione attesa dal mondo della scuola, com’è attesa l’opera di tracciamento dei contagi all’interno delle scuole del primo ciclo che invece ancora non è operativo. Da stamattina, finalmente, studenti, docenti e personale Ata delle scuole secondarie di II grado, una platea di oltre 50mila persone, su base volontaria potranno avere cognizione del loro rapporto con Sars-CoV2 sottoponendosi al test diagnostico rapido per la ricerca degli anticorpi, un tampone antigenico nasale di 2^ generazione. Una prestazione gratuita grazie all’attivazione da parte della Regione, su proposta dell’assessore alla Istruzione Paola Agabiti, dei fondi europei per 1 milione. La convenzione firmata dalla Regione con strutture private e comunali dell’Umbria prevede un rimborso alle farmacie di 15 euro a test; l’approvvigionamento dei kit è a cura delle farmacie stesse. «Siamo pronti per iniziare già da stamattina – dice il dottor Augusto Luciani presidente di Federfarma Umbria – i kit sono già stati forniti e chi si presenta potrà fare il test. Le nostre farmacie che hanno aderito sono le stesse dello screening, in più ci sono le comunali». Vediamo nel dettaglio la procedura che è semplice e non fastidiosa. Spiega il dottor Luciani: «Gli studenti (età 14-19 anni), i docenti e il personale Ata innanzi tutto dovranno farsi rilasciare dalla scuola, chiamiamolo così, il documento di appartenenza; poi vanno o meglio prenotano il test nella farmacia da loro scelta. Quando è il loro turno si presentano, firmano il consenso informato, poi gli viene dato questo tempone che loro possono inserire da soli nelle due narici. Ovvio che i più piccoli possono essere aiutati da un familiare o dal farmacista che presiede all’operazione. Poi consegnano il tampone di questo muco prelevato dalle narici che viene messo in un supporto, una tavoletta dove viene aggiunto un liquido di contrasto e dopo 7-10 minuti hanno il risultato». La comunicazione del risultato è velocissimo: «Se il test è negativo basta la comunicazione che facciamo con una mail o un messaggio sul cellulare, se invece è positivo lo invitiamo subito ad andare dal medico di medicina generale e a mettersi in quarantena. Da lì inizia la trafila prevista dal Servizio sanitario con il tampone molecolare che è l’unico che attesta la presenza del virus e che viene eseguito dalla Ausl di assistenza». Rapida anche la comunicazione alla struttura sanitaria: il farmacista da parte sua dà comunicazione al sistema Cup, dove già è stata segnalata la prestazione e nel caso di positività allegherà la foto del supporto positivizzato dove è stato esaminato il tampone. E’ questo il secondo accordo che la Regione fa con le farmacie, e stavolta ci sono anche quelle comunali che inizieranno però giovedì con la collaborazione della Croce Rossa. L’altra campagna di screening di test sierologici si è conclusa proprio in questi giorni. Iniziata il 3 novembre, sempre su base volontaria, ha visto la partecipazione di oltre 100 farmacie che hanno testato fino ieri oltre 17mila studenti e loro familiari. Il test era diverso da quello che parte oggi: era del tipo sierologico rapido. Sono stati refertati 161 casi di positività IgM, quindi infezione in atto; 683 di positività IgG quindi contatto avuto con il virus settimana addietro. Tornando alla nuova campagna che è ritenuta strumento fondamentale per ricominciare la frequenza in sicurezza, c’è da augurarsi che la partecipazione sia pari alla voglia di tornare in classe.

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