Due giorni fa la morte di un'altra donna di 85 anni anche lei residente a Stroncone, che però abitava da tempo con le figlie a Terni. Soffriva di una grave insufficienza respiratoria e necessitava di ossigeno. Una situazione precaria che è precipitata nel giro di poche ore, portandola alla morte sempre al reparto di Terapia Intensiva dell'ospedale ternanano. Un doppio lutto che ha scosso la comunità di Stroncone: «A nome mio personale e di tutta la comunità stronconese - ha detto il sindaco Giuseppe Malvetani - porgo le più sentite ed affettuose condoglianze ai parenti delle due vittime, ma continuo a raccomandare a tutta la popolazione il massimo rispetto delle norme messe in atto dal Governo per battere questa grave emergenza, e dico a tutti di preoccuparsi meno di chi è positivo e più di chi è asintomatico, lo ho ripetuto più volte: bisogna uscire il meno possibile. Non è ammissibile vedere persone che vanno ad acquistare tutti i santi giorni un pacchetto di sigarette o 100 grammi di prosciutto cotto invece di fare una scorta adeguata, responsabilizziamoci: solo così possiamo uscirne il prima possibile».
Intanto, i casi continuano a crescere in città ed in tutta la provincia con un balzo di 13 contagi in più rispetto al giorno precedente, passando da 115 a 128. A Terni ci sono complessivamente 61 casi, dei quali 25 sono ricoverati all'ospedale, ma solo due sono gravi. Tra le persone in isolamento contumaciale cinque sono risultate positive al ritorno dalla settimana bianca e quattro sono operatori sanitari; uno è un magazziniere dell'Asm. Fino ad oggi c'è una sola persona che risulta guarita.
A San Gemini dopo il caso del quarantenne risultato positivo al Coronavirus e che è stato presidente di seggio alle elezioni dell'8 marzo scorso (i sintomi sono arrivati solo dopo due giorni) ieri se ne è aggiunto un altro: un farmacista di 48 anni residente in una frazione al quale è stato fatto il tampone pochi giorni fa.
Altro caso particolare a Montecastrilli, dopo la positività di un trentatrenne che si trova ancora in isolamento contumaciale nella sua abitazione. Si tratta di una persona che si trova in isolamento in un ospedale fuori regione dopo essere stato sottoposto ad una banale operazione. Prima di essere dimesso gli è stato fatto il tampone risultato positivo è stato così trasferito direttamente nel reparto di Infettivologia, anche se ormai non ha più sintomi.
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