Raffreddori e mal di gola dilagano oltre la pandemia, ecco cosa fare

Raffreddori e mal di gola dilagano oltre la pandemia, ecco cosa fare
di Selenio Canestrelli
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Mercoledì 27 Ottobre 2021, 08:00

PERUGIA- Raffreddori, mal di gola e tosse: i casi sono in aumento in tutta la regione, con i sintomi parainfluenzali che stanno colpendo tutte le fasce di età, tra sbalzi di temperature, il ritorno tra i banchi di scuola e nei luoghi di lavoro. La parola d’ordine dei sanitari è che “la guardia va tenuta ancora alta” visto che alcuni sintomi potrebbero essere confusi con la pandemia ancora in atto. Il ritorno alla vita quotidiana, seppur con green pass, tamponi e vaccini, non deve dar spazio all’imprudenza, evitando, sottolineano sempre gli esperti, situazioni di assembramenti dove è bene fare attenzione. Casi di positività e quarantene, infatti, sono ancora presenti, anche se, per fortuna, molto limitati rispetto al passato. “La stagione fredda alle porte deve far mantenere tutte le accortezze sanitarie fino a ora utilizzate per il contrasto della pandemia - spiega Stefano Laureti, endocrinologo e medico di medicina generale - Le mascherine vanno utilizzate sempre nelle situazioni in cui c’è affollamento e dove, in generale, sono state rese obbligatorie dalle norme in vigore. Anche se per ora, nella popolazione adulta non si evidenziano casi riconducibili alla vera e propria influenza, è sempre bene continuare con determinazione a rispettare tutte le norme di prevenzione: infatti, alla comparsa dei sintomi parainfluenzali bisogna esser accorti, tanto che questi non escludono il tampone anti Covid. Per la prevenzione è bene ricordare che è fondamentale anche la disinfezione delle mani per evitare anche in famiglia il propagarsi del contagio: insomma, una serie di accorgimenti che potrebbero determinare una frenata consistente della diffusione dell’influenza, rendendo meno problematica l’individuazione delle infezioni a causa della presenza del coronavirus”. Intanto, oltre alla prosecuzione delle vaccinazioni anticovid, sta per partire la campagna anti-influenzale che l’anno scorso a metà del mese di dicembre, per la precisione aveva coinvolto circa il 70 per cento degli over65, quasi 161mila persone. Ora si pensa alla stagione attuale con il ministero della Salute che lancia una sorta di allerta e invita la popolazione più debole a vaccinarsi contro la sindrome influenzale. “Poiché permane una situazione pandemica Covid-19 - dicono i sanitari del Ministero - la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata nella fascia di età 6 mesi- 6 anni, anche al fine di ridurre la circolazione del virus influenzale fra gli adulti e gli anziani”. Una mossa, quella della vaccinazione, che potrebbe aiutare anche a distinguere i casi tra Covid e influenza: “Infatti, al fine di facilitare la diagnosi differenziale nelle fasce d’età di maggiore rischio di malattia grave – spiegano ancora dal ministero della salute - la vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata e può essere offerta gratuitamente nella fascia d’età 60-64 anni. Vaccinazione fortemente raccomandata per quanto riguarda gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie che operano a contatto con i pazienti, e gli anziani istituzionalizzati in strutture residenziali o di lungo degenza”. Nel frattempo, sono partite anche le attività stagionali del sistema nazionale di sorveglianza integrata dell’influenza, mentre per quanto riguarda le attività di monitoraggio virologico, l’inizio è previsto per il prossimo 15 novembre 2021, per protrarsi fino alla 17sima settimana 2022.

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