Coronavirus, guariti il doppio dei positivi
Settecento contagiati hanno meno di 6 anni

Coronavirus, guariti il doppio dei positivi Settecento contagiati hanno meno di 6 anni
di Egle Priolo
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Lunedì 30 Novembre 2020, 08:45

PERUGIA Con altri cinque morti di coronavirus in un giorno, in Umbria si avvicina la soglia dei quattrocento decessi dall’inizio della pandemia.
Il conto, infatti, purtroppo si è attestato a 394 deceduti, in base agli ultimi dati forniti dalla Regione: un numero che diventa impressionante se si considera che oltre trecento malati di Covid – praticamente tre quarti del totale – sono morti durante la seconda ondata, quindi negli ultimi tre mesi. 
Mentre da marzo ad agosto, quindi in cinque mesi, si erano avuti in tutto solo una novantina di decessi. Che il tasso di mortalità fosse in ascesa è un fenomeno anticipato e in qualche modo purtroppo previsto: per questo motivo è da considerarsi positivo il trend sul rapporto tra guariti e nuovi casi. 
Prima di tutto, nelle passate 24 ore, sono stati accertati 310 nuovi positivi, l’11 per cento in meno del giorno precedente, sempre secondo la dashboard della Regione Umbria, che fanno arrivare il totale dall’inizio della pandemia a 23.740. 
Ma soprattutto, in un giorno ci sono stati ben 515 guariti (14.903 totali), in un trend che vede anche nelle passate 24 ore i negativi superare i nuovi positivi: un rapporto di 5 a 3, quasi il doppio, che fa ben sperare e che certamente dà ragione alle restrizioni imposte dal governo nazionale come dalla giunta regionale. Si vedrà nei prossimi giorni se questo è un dato che può essere ancora più indicativo. 
I TAMPONI 
Resta alto il numero dei tamponi effettuati: 3.232 nell’ultimo giorno (totali 416.050), ma sale anche il tasso di positività, pari al 9,59 per cento (mentre il giorno prima era 8,16). In crescita, ma leggera, anche i ricoverati negli ospedali della regione, ora 421, quindi cinque in più rispetto al giorno precedente, 65 dei quali (uno in più) in terapia intensiva. 
I POSITIVI 
Tornando ai dati sui positivi, 1.609 sono stati accertati a Perugia che, in valore assoluto, resta la città con il maggior numero di casi, seguita da Terni con 1.109 e da Foligno con 672. Ma il dato importante è quello che riguarda il tasso di positivi ogni mille abitanti, rilevante perché chiaramente essendo il capoluogo la città più popolosa i dati assoluti sono meno indicativi. 
Infatti, in base a questo rapporto, Perugia si ferma a 9,7, Terni a 10,1, mentre numeri più alti si trovano per esempio a Bastia (15,06), Trevi (15,21), Montone (17,31) o Bettona (17,48). Da studiare anche i dati sulla mortalità: anche qui Perugia non è il comune con i dati più alti, superato da Narni dove invece i l’incidenza è pari a 0,79 morti ogni mille abitanti, con le ultime settimane in cui questo dato è salito in maniera importante. 
Tra loro purtroppo anche lo sbandieratore deceduto ieri, che a 44 anni è il morto più giovane avuto in Umbria dall’inizio della pandemia. Il virus infatti ha portato alla morte, in regione, soprattutto persone tra gli 80 e gli 85 anni, ci sono stati casi ovviamente più giovani e più anziani, ma la media con questo ultimo decesso purtroppo inizia a scendere. 
In Umbria, comunque, il Covid ha colpito proprio maggiormente nella fascia tra i 40 e i 64 anni (per un totale di 9.423 casi) e la fascia 18/39 anni (6.232), seguite dalle fasce 65/79 (2.950) e i maggiori di 80 anni (1.856). E non sono mancati malati tra i giovanissimi, compresi i 730 minore di sei anni. 
Mentre da oggi tornano a scuola gli studenti delle prime classi delle scuole medie, fino a domenica è prevista un’altra settimana di restrizioni. 
LE ALTRE PATOLOGIE 
Intanto, però, in Regione si pensa anche all’organizzazione dell’attività sanitaria rivolta alla cura anche dei pazienti non Covid, che sarà illustrata nel pomeriggio (in videoconferenza) dall’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, dal direttore alla Salute, Claudio Dario, e dai commissari straordinari delle Aziende sanitarie e ospedaliere umbre.

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