Banchi speciali e cattedre all'angolo: scuola, ecco il piano per settembre

Banchi speciali e cattedre all'angolo: scuola, ecco il piano per settembre
di Remo Gasperini
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Martedì 14 Luglio 2020, 08:00
PERUGIA - “Salire in cattedra” ha fatto il suo tempo. Ci ha pensato il Covid-19 a mandare in pensione un’espressione che presa dalla logistica delle vecchie aule è diventata di uso comune per indicare situazioni di comando, autoritarie. Dal prossimo settembre, complice il distanziamento e la mancanza di spazi sufficienti nelle scuole, le cattedre non saranno più centrali e come una volta rialzate ma finiranno all’angolo. Un semplice tavolino con il docente seduto a fianco per guadagnare spazio rispettando la “zona interattiva della cattedra” con almeno 2 metri e mezzo dal primo degli alunni e con la lavagna affissa al muro in posizione centrale.

I layout dei vari tipi di classe, una volta scelto il distanziamento buccale di un metro “statico”, è stato pubblicato dall’Usr del Lazio nel documento “suggerimenti operativi” inclusa una tabella con la quantità di banchi in funzione di larghezza e profondità dell’aula. Le varianti dovute a porte e finestre non sono indicate così la capienza contenuta nell’allegata tabella è veramente indicativa. Non mancano i primi commenti dei dirigenti scolastici ai layout tipo (32 mq per 18 alunni, 35mq per 20, 40mq per 24, 50mq per 30, 56mq per 36), che tra l’altro pongono il problema degli insegnanti di sostegno finora non considerati. 

Dopo la prima riunione del tavolo che comprende tutte le componenti in qualche modo coinvolte nell’avvio dell’anno scolastico, sono iniziati i sopralluoghi dei tecnici degli enti proprietari nelle varie scuole. Non esiste un calendario ufficiale ma province e comuni prendono accordi con i presidi per vedere cosa è possibile fare e quali sono le necessità. In questi giorni ogni scuola sta comunicando il numero di banchi monoposto necessari per la ripresa, e sarà un passa parola perché tocca alla Protezione civile acquistarli. Da una prima stima di monoposto ne servono non meno di quarantamila perché nel corso del tempo il ricambio è stato banco doppio per banco doppio. Numero a parte, altri punti interrogativi che preoccupano i dirigenti scolastici sono il tipo di banco che verrà fornito e quando verrà fornito. 

La grandissima richiesta di banchi in così poco tempo e il periodo estivo con molte fabbriche chiuse potrebbe far nascere lo stesso problema emerso con le mascherine. Allora tra i presidi c’è chiede semplici poltroncine con leggio rimovibile da riutilizzare come seggiole in vista dell’arrivo di banchi-tavolino singoli senza seggiole. Un modo per risparmiare fai da te. Procede invece in modo coordinato dall’Usr il conteggio delle necessità di organico. Gli sdoppiamenti necessari riguardano il 17% delle classi e la stima porta a quantificarne circa 900. Per fare il piano delle nomine dei 1.580 docenti, ammesso che all’Umbria venga assegnata la quota piena, l’Usr sta chiedendo a ciascuna scuola oltre le cattedre gli spezzoni.

Un lavoro complesso per l’Ufficio scolastico soprattutto per le scuole superiori a indirizzo tecnico dove ci sono molti insegnanti di classi di concorso diverse. La dirigente dell’Usr Antonella Iunti è sempre impegnata nel coordinamento dei tavoli che al momento sono di tre tipi: quello regionale allargato cui ha partecipato anche la vice ministra Ascani, quello per ciascuna delle 12 zone sociali della regione, il gruppo di lavoro per la ripresa istituto per i 5 Ambiti. Buon ultimo ci sarà quello per il trasporto scolastico ancora da istituire. 
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