Virus, cresce il tasso dei contagi
Tesei contro Conte: «Il Dpcm crea disparità»

Virus, cresce il tasso dei contagi Tesei contro Conte: «Il Dpcm crea disparità»
di Fabio Nucci
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Lunedì 26 Ottobre 2020, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 08:00

PERUGIA Meno nuovi positivi di ieri, ma tasso di contagio dei tamponi in salita. I 463 casi censiti ieri dalla Regione, contro i 525 di sabato, sono il secondo dato più alto di sempre in Umbria, acquisito con circa 500 tamponi in meno. Resta alta l’attenzione sugli ospedali con 16 ricoverati in più in un giorno e il totale salito a 244; cifra poi ridotta a 242 per effetto dei decessi avvenuti ieri al Santa Maria di Perugia e che si aggiungono ai tre comunicati nel bollettino giornaliero Covid. Per evitare ulteriore stress sui servizi ospedalieri, il commissario Antonio Onnis ha invitato a evitare accessi impropri ai pronto soccorso regionali. Ma è nuovo scontro tra Regione e Governo dopo l’ultimo Dpcm con l’ulteriore stretta, evocata dagli stessi epidemiologi, in vigore dalla scorsa mezzanotte. Un provvedimento che per la governatrice Donatella Tesei «presenta incongruità e crea disparità tra categorie economiche».
Non bastasse quella sui servizi sanitari, la tensione ora si sposta anche sul piano istituzionale dopo il Dpcm che – tra l’altro - chiude palestre, cinema e teatri, limita gli orari di bar e ristoranti. «Ribadendo che la tutela della salute rimane la priorità di tutti noi, il nuovo Dpcm, nel quale ancora una volta non si sono volute inserire le principali proposte delle Regioni – osserva la presidente Tesei - presenta incongruità e crea delle forti disparità tra categorie, spesso non giustificate da rilevanze scientifiche epidemiologiche». La governatrice quindi si appella al governo affinché intervenga con aiuti concreti specie per i settori più penalizzati. «Le misure di ristoro devono essere adeguate e soprattutto tempestive, altrimenti – aggiunge la presidente – all’emergenza sanitaria si aggiungerà, ancora di più, quella economica».
Sui territori intanto si fanno i conti con numeri che non accennano a contenersi, col calo dei nuovi contagi (62 in meno rispetto a sabato) che sa di trend platonico visto che il tasso di positività dei tamponi giornalieri (3.397) è salito dal 13,4 al 13,6% (in Italia dall’11 al 13,1%). E mentre in Italia il totale settimanale dei tamponi è salito del 17,6%, in Umbria con i 24.001 processati da lunedì a domenica, c’è stata una riduzione del 2,2% rispetto al totale della settimana precedente (24.559). I 463 casi di ieri, 163 dei quali sintomatici (dato record nella seconda fase epidemica) indicano una crescita giornaliera del 6,8%, seconda solo a quella della Campania (+7,2%). E si fa più evidente la pressione sui sistemi ospedalieri con 29 terapie intensive (+4) e 244 ricoveri totali (+16). Aspetto che ha spinto il commissario Onnis a rivolgere un appello a non intasare l’emergenza. «In questa fase di recrudescenza epidemica è fondamentale non aumentare impropriamente l’afflusso dei cittadini nei vari Pronto soccorso della regione, pesantemente impegnati nella gestione dell’emergenza». I numeri ospedalieri si accompagnano con quelli dei decessi, cinque registrati tra sabato e domenica. Si tratta di una donna di 95 anni residente a Bettona, morta all’ospedale di Terni; di un uomo di 74 anni di Magione e una donna di 86 anni di Perugia deceduti al Santa Maria della Misericordia di Perugia dove ieri hanno perso la vita, non censiti nel bollettino regionale, una perugina di 88 anni e un uomo di 95 anni residente a Corciano. Il totale delle morti Covid è ora pari a 106, ma il tasso di letalità, vista la massa di positivi scoperti ad ottobre, 4.795, resta il più basso d’Italia: 1,5% (7,1% in Italia). Il virus si è ormai diffuso in tutta la regione: sono solo 4 i comuni mai colpiti: Monteleone di Orvieto, Parrano, Poggiodomo e Vallo di Nera. Primi casi anche a Monte Santa Maria Tiberina, mentre a Perugia i positivi sono saliti a 1.235, 510 a Terni, 228 a Bastia Umbra. Da segnalare, i 40 nuovi contagi segnalati a Foligno, i 15 di Cascia.

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