Virus, risalgono i contagi tra i bambini
in calo tutte le altre fasce d'età, ecco perché

Virus, risalgono i contagi tra i bambini in calo tutte le altre fasce d'età, ecco perché
di Fabio Nucci
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Giovedì 1 Aprile 2021, 08:18



PERUGIA Si consolida la fase di contenimento del contagio con la curva che nell’ultima settimana ha vissuto un andamento altalenante ma verso il basso. Da due settimane, infatti, la media mobile è stabile sotto i 200 contagi giornalieri in una situazione che vede marzo (204 casi medi) collocarsi dopo dicembre (165) per una diffusione più ridotta del virus, considerando gli ultimi sei mesi. Parallelamente si riduce l’incidenza cumulativa con solo 13 comuni da “zona rossa” e un dato regionale di poco sopra ai 130 casi ogni 100mila abitanti. Prevalenza in calo in tutte le fasce d’età secondo l’ultimo report settimanale dell’Associazione italiana di epidemiologia (Aie), fatta eccezione per i bimbi tra i 3 e i 5 anni. Altri quattro, invece, i decessi segnalati.
La mappa dei contagi per fascia d’età conferma una generalizzata riduzione dei casi, come rileva il monitoraggio settimanale svolto dal gruppo di lavoro promosso dall’Aie “Sorveglianza regionale dell'incidenza per età ed impatto delle misure”, del quale fanno parte anche gli epidemiologi umbri Carla Bietta e Marco Cristofori. Nella sezione dedicata alla regione, pubblicata da Scienza in rete, si ribadisce l’azione di anticipo dell’Umbria. “Ha applicato misure restrittive anticipate rispetto ai Dpcm nazionali, vista l'alta prevalenza di varianti inglese e brasiliana, sospettate immediatamente dall'andamento anomalo delle incidenze nelle varie classi di età e nei vari territori; ciò ha portato ad una riduzione dell'incidenza per 100.000 abitanti in tutte le classi di età. Questo effetto consiglia un mantenimento delle misure di mitigazione per affrontare la vaccinazione di massa con un numero relativamente contenuto di casi”. I dati delle ultime due settimane rivelano che il numero maggiore di casi (181 per 100mila abitanti), si rileva nella fascia 6-10 anni: a seguire, la fascia 14-18 (176 casi) e 3-5 (173); un retaggio della prevalenza delle varianti, in particolare di quella inglese diffusa specie tra i teenagers. Il dato è tuttavia in riduzione in tutte le età, tranne la 3-5 dove rispetto alla settimana precedente si sono registrati cinque casi in più (+3%). La riduzione maggiore, invece, pari al 44,5% si ha tra gli over 85, dove l’incidenza è passata da 202 a 112 probabilmente anche per un timido primo effetto della campagna di vaccinazione. In picchiata anche i casi tra i neonati, passati da 128 a 76.
Sullo sfondo resta un bollettino regionale che in condizioni di screening medie restituisce ancora decine di contagi: 162 quelli certificati nell’ultima giornata a fronte di 5.644 tamponi, 2.852 dei quali processati con test molecolare, con risposta positiva nel 5,7% dei casi. Una variazione che sposta di poco la media mobile da vari giorni ancorata al 6,5%. Tornano sotto la soglia dei 5mila casi, gli attualmente positivi (4.806), per effetto dell’elevata mole di guarigioni, 397. Si registrano inoltre altri quattro decessi, di cittadini residenti a Bastia Umbra, Magione, Porano e fuori regione: la curva resta stabile e la media mobile sotto i 4 casi giornalieri. Continua la fase discendente dei ricoveri ordinari: ieri 5 i posti letto liberati col totale sceso a 349. Stabile invece da 4 giorni il dato delle terapie intensiva, fermo a 60 ma con 4 ingressi del giorno, 25 nell’ultima settimana. Si è di conseguenza rialzato il tasso di ospedalizzazione, rispetto agli attualmente positivi, tornato sopra il 7%. Quanto all’incidenza nei territori, in un quadro di generale contenimento dei casi settimanali in relazione alla popolazione, in controtendenza Gubbio e Corciano che restano sopra la soglia dei 200 casi, mentre Marsciano, Città di Castello, Umbertide e Foligno si collocano tra i 150 e i 190 casi per 100mila abitanti. In teste resta Montecchio con 10 contagi settimanali, ma il parametro è sceso a 626.

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