PERUGIA - Non mangiava oppure lo faceva e vomitava. Un rifiuto del cibo che era già campanello d'allarme ma nessuno avrebbe potuto immaginare che incubo nero nascondesse.
Abusata e violentata dal padre di una compagna di scuola. Da quell'uomo entrato in casa sua come uno zio acquisito, tanto da restare una notte ospite nel casale che lei divideva con i suoi genitori. Ed è stato allora, quando lei aveva sedici anni, che non solo l'ha toccata e palpeggiata mentre erano in auto di ritorno a casa, ma la mattina lei se l'è trovato addirittura nel letto. Dove l'ha costretta a subire un rapporto sessuale. È per questo che un uomo di 62 anni, di origini triestine, è stato condannato dal collegio presieduto da Marco Verola (con Francesco Loschi e Sonia Grassi) a nove anni di reclusione, oltre a una provvisionale di 25mila euro nei confronti dell'allora ragazzina, parte civile con l'avvocato Maurita Lombardi.