PERUGIA - Quattro anni di violenze. Quattro anni di rapporti rubati da quando era poco più di una bambina. Con l'incubo finito solo ieri, dopo oltre tre lustri dal suo inizio, con la pesante a condanna a quello che ha indicato come il suo aguzzino: cinque anni e mezzo, più 15mila euro di provvisionale, per violenza sessuale al suo insegnante di equitazione. Alla notizia, data per telefono dal suo avvocato Paola Pasinato, la ragazza, ora donna, si è sciolta in un pianto liberatorio.
Una storia incredibile iniziata nel 2007 quando Marta (nome di fantasia) aveva solo 14 anni e proseguita tra vergogna e voglia di dimenticare quando ne ha compiuti 18. In quel periodo lei andava in un maneggio nella zona del Trasimeno e il suo istruttore ha iniziato ad avvicinarla in modo sempre più pesante. «Devi starmi vicina»: così l'uomo, oggi 75enne, ha cominciato il suo percorso di violenza – come ha raccontato la vittima – andato avanti un giorno alla settimana, fisso, per quattro lunghissimi anni. Anni in cui lei non ha mai raccontato nulla: «Ha chiuso tutto come in una scatola, un dolore troppo grande», ha ribadito in aula l'avvocato Pasinato. Troppo pesante quel fardello fatto di palpeggiamenti prima e di rapporti strappati poi. Nel silenzio con tutta la sua famiglia e i suoi amici. Per anni.
Fino al 2015. Lei aveva lasciato all'improvviso il maneggio, senza spiegazioni. Aveva provato a ricomporre la sua vita, aveva trovato un ragazzo, si era iscritta all'università.
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