Orvieto riscopre i suoi vitigni autoctoni
al via il Progetto Terre delle Vicciuta

Orvieto riscopre i suoi vitigni autoctoni al via il Progetto Terre delle Vicciuta
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Martedì 25 Febbraio 2014, 11:32 - Ultimo aggiornamento: 12:18
Orvieto - Montegabbione riscoprire i vitigni autoctoni. E’ l’obiettivo del Progetto Terre delle Vicciuta patrocinato dai Comuni di Montegabbione e Citt della Pieve. Il progetto è realizzato in collaborazione con il CRA di Arezzo e vede anche il sostegno dall’assessorato regionale all’Agricoltura e dell’Università di Perugia.

«Il progetto – spiega il sindaco di Montegabbione Andrea Ricci - si basa sulla ricerca di alcuni germoplasmi viticoli autoctoni nelle zone del nostro Comune, di quello di Città della Pieve, di Monteleone d’Orvieto, Fabro, San Venanzo e Piegaro».



L’azienda capofila del progetto è Il Castello di Montegiove. Lo studio, in fase iniziale, ha già ha dato buoni risultati: sono stati effettuati dei sopralluoghi sul territorio per individuare e localizzare le piante di vite e sono state recuperate circa 32 specie di vite che sono state studiate per dar loro una identificazione genetica.



Sei di queste sono risultate totalmente sconosciute, senza alcuna corrispondenza con varietà di vitigno ad oggi inscritte. Alla luce di questi risultati partirà la seconda fase del progetto che riguarderà il prelievo del materiale legnoso da cui si preleveranno le gemme da utilizzare per la propagazione tramite innesto. Per il terzo anno è prevista la realizzazione di un vigneto sperimentale aventi circa 1000 ceppi per una superficie necessaria di 3.000 m2 disposizione da alcune aziende partecipanti al progetto.



«L’aspetto relativo alla divulgazione dei risultati sul territorio – ha detto ancora Ricci - è indispensabile per coinvolgere gli operatori locali e per avere un buon andamento del progetto. Al termine di ogni anno verranno organizzati incontri tecnici con gli agricoltori, oltre ad un convegno conclusivo, al termine del progetto.

Per i vitigni trovati senza alcuna corrispondenza con quelli inseriti negli elenchi delle varietà dei vitigni, si procederà all’attivazione di tutte le procedure per la loro iscrizione. Questo è molto importante per il nostro patrimonio autoctono vitivinicolo e per la biodivesità».



«Sono molte – ha concluso Ricci – le implicazioni positive di questo studio. Come Amministrazione Comunale crediamo molto nella ricchezza del nostro territorio e dei suoi prodotti che rappresentano non solo la nostra storia e le nostre radici, ma anche e soprattutto il nostro futuro».



A breve sarà attivo anche il sito www.terredellavicciuta.com dove verranno riportate tutte le fasi del progetto.