Vince Spoleto, il giallo delle incursioni
turche: «Mai taroccato consensi»

Vince Spoleto, il giallo delle incursioni turche: «Mai taroccato consensi»
di Ilaria Bosi
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Martedì 10 Dicembre 2013, 12:38 - Ultimo aggiornamento: 12:49
SPOLETO - Mai taroccato consensi su facebook, ci interessano solo i dati reali.

Nella guerra a colpi di “like” iniziata ieri con la denuncia del Movimento 5 Stelle di Spoleto, che ha accusato l'associazione Vince Spoleto di aver taroccato i consensi sulla pagina facebook, arriva la replica del presidente Nino Montanari.



«Mai taroccato consensi», ha detto in sostanza il numero 1 di Vince Spoleto, pur ammettendo di aver notato (chiedendo invano spiegazioni a facebook) che qualcosa di strano, sulla pagina dell'associazione, si stava verificando.



«Quando abbiamo presentato il Comitato - spiega Montanari - avevamo circa 70 iscritti e, nonostante questo e l’acquisto di banner pubblicitari sulle stesse pagine di facebook, avevamo dichiarato la nostra sorpresa nell’aver visto arrivare gli “I like” sulla pagina di facebook ad oltre 1500 nell’arco di poche ore. Nonostante la sorpresa, il dato ci era sembrato verosimile alla luce del fatto che i soci avevano fatto una sorta di spamming a tutti i loro contatti».



Il giallo delle incursioni turche

«Sembrava tutto più o meno normale - prosegue ancora Montanari nel suo intervento - anche il fatto che in pochi giorni fossimo scesi a circa 1300 “mi piace”, fino al 24 novembre, giorno successivo alla presentazione, quando, sotto una poesia di Gabriele D’Annunzio, è comparso un commento in turco (fin qui nulla di strano dato che alcuni nostri soci hanno dei contatti di lavoro in Turchia) il commento diceva “ ktik küstü bana” (trad. “mi ha offesa”), ma alla domanda “in che modo?” (ne şekilde?) non abbiamo ricevuto risposta.

Dopo qualche giorno abbiamo invece ricevuto questo messaggio da Facebook: "Il tuo account è stato contrassegnato di recente a causa di attività sospette. Per motivi di sicurezza, tutte le inserzioni che stai pubblicando saranno messe in pausa finché non avrai confermato le informazioni del tuo account". Che tipo di attività sospette, e quali inserzioni erano sospese? Quelle pubblicitarie o i post? A questo punto abbiamo iniziato a fare una ricerca per cercare di comprendere cosa stesse accadendo alla nostra pagina ed abbiamo inviato alcune segnalazioni a facebook alle quali, però, non abbiamo ancora ricevuto risposta».



Stigmatizzando l'approccio avuto dal Movimento 5 Stelle sulla questione, e dubitando della legittimità dell'utilizzo dell'applicazione che ha portato i grillini a scoprire centinaia di profili sospetti tra i fan di Vince Spoleto, Montanari evidenzia come, a suo parere, «sia stata persa ancora una volta l’opportunità di un confronto diretto, preferendo lo scontro mediatico».



«Vittime di un meccanismo che non conosciamo»



Montanari si rivolge agli attivisti del M5S dicendo che il Comitato avrebbe preferito un incontro, da cui magari comprendere, anche lavorando insieme, "cosa accade sulle pagine di facebook a seguito di inserzioni o di creazione di nuove pagine".



«Dalla nostra breve indagine - spiegano dal Comitato Vince Spoleto, rimandando ad alcuni specifici link - ci risulta che siano molti i casi in cui in pochi giorni cresce a dismisura il numero dei mi piace con profili sconosciuti o con aggiunta di utenti falsi o, come nel nostro caso, a seguito di inserzioni pubblicitarie, ma in tutti i casi sembra impossibile ricevere chiarimenti da facebook, con i conseguenti danni di immagine da parte dei gestori delle pagine.

Il nostro interesse è quello di avere dati reali con cui confrontarci e, dalla lettura delle statistiche interne alla pagina, avevamo osservato dei dati incongruenti circa il numero effettivo dei “mi piace”. Ci siamo e ci stiamo interrogando sulle cause di tali incongruenze, che ancora non siamo in grado di spiegare, ma che ci riserviamo di illustrare non appena avremo una chiara chiave di lettura, magari anche con l’ausilio dei tecnici di Spoleto Cinquestelle che invitiamo a collaborare con noi sui temi comuni».
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