Viaggi green? In Nord Europa
il rifornimento è gratuito!

Viaggi green? In Nord Europa il rifornimento è gratuito!
di Ruggero Campi
3 Minuti di Lettura
Domenica 28 Agosto 2016, 19:34
Riscaldamento globale, effetto serra, desertificazione, innalzamento degli oceani... frasi che sentiamo, che ripetiamo, alle quali ci siamo un po' assuefatti, senza forse coglierne sempre l'effettiva e drammatica portata. Alcuni scienziati sostengono senza mezzi termini che il punto di non ritorno sia già stato superato e che dobbiamo prepararci al peggio, altri lo collocano tra una trentina d'anni, poco più di una generazione. In Italia tutti verifichiamo l'innalzamento delle temperature, le estati torride, gli inverni tiepidi, la frequenza delle alluvioni, la scomparsa rapidissima dei ghiacciai. Alcuni paesi europei hanno deciso di correre ai ripari senza mezzi termini, cercando di "calendarizzare" gli interventi. In Olanda, lo abbiamo sentito ripetere senza sosta in questi giorni, si fa sul serio e entro il 2025 vorrebbero vietare la vendita di veicoli alimentati a benzina e a gasolio. Il 16 ottobre di quest'anno ci sarà la definitiva dicussione in parlamento, con un solo partito, quello conservatore, all'opposizione. Richard Smokers (ironia di un cognome!) - principale consigliere del trasporto sostenibile presso la società di tecnologia rinnovabile olandese TNO – è perentorio sulla necessità di eliminare i combustibili fossili. Se così sarà, tra 10 anni nei Paesi Bassi, ma anche a quanto pare nelle vicine Danimarca e Norvegia, le automobili "tradizionali" semplicemente non potranno più essere acquistate. Le "vecchie" potranno circolare ancora, ma solo fino ad esaurimento. Non è un caso che l'azienda californiana Tesla, fondata da Elon Musk inventore anche di PayPal, abbia investito massicciamente in questi due paesi. Gli incentivi statali norvegesi (esenzione dai pedaggi su strade e traghetti, parcheggi pubblici gratuiti, accesso alle prefenziali, abolizione delle tasse d'acquisto) sono stati tali da azzerare sostanzialmente la differenza di costo con un'auto tradizionale e anzi l'intera spesa per l'acquisto dell'auto dovrebbe essere recuperata in qualche anno con il risparmio di "carburante" (la ricarica è totalmente gratuita) e dei balzelli vari. Insomma la Norvegia è il piú grande produttore di petrolio d'Europa, ma si sta muovendo decisamente in una direzione green. Certo ad oggi il punto dolente delle auto elettriche non sono le prestazioni (eccellenti sotto tutti i punti di vista), ma l'autonomia e la durata della ricarica. Se tutti noi scalpitiamo per una piccola coda al distributore, fulminando con gli occhi l'utente che si attorciglia nel tubo della pompa invece di sbrigarsi, come reagiremmo ad un rifornimento che dura mezz'ora? La Tesla ha inventato le "Supercharger", che consentono ricariche (gratuite) molto più rapide di quelle tradizionali, ma non è certo ancora questione di un attimo. A questo problema si aggiunge l'autonomia limitata, 300 km (o 400 km, se si guida a 105/h) e la necessità di preriscaldare la vettura in inverno. Inconvenienti che la ricerca verosimilmente risolverà migliorando sensibilmente le batterie agli ioni di litio, mentre già si parla di elevatissime prestazioni di un sistema di ricarica a turbina e di accumulatori rivoluzionari, che porteranno l'autonomia fino 2.000 km! Fantascienza? Non tanto visto gli studi condotti da aziende specialiste in tecnologie aerospaziali. E allora vale la pena che gli stati nazionali si impegnino e si organizzino su progetti di ampio respiro, invece di correre dietro solo all'emergenza, o esibirsi in trovate estemporanee a seconda della moda o del trend del momento. Bisognerebbe avere una visione complessiva, analizzare costi, benefici, alternative possibili e poi muoversi in maniera coerente nella direzione scelta. I paesi del Nord Europa a quanto pare credono in una rivoluzione (a tempi brevi) della mobilità e lo hanno già dimostrato nel recente passato investendo molto e bene nell'incentivare veramente e seriamente la "ciclabilità". Noi non riusciamo nemmeno a spendere ragionevolmente i soldi che a questo fine ci elargisce l'Europa. Ma su questo ritorneremo…
Per il momento noi, nel cuore verde d'Italia, potremmo iniziare organizzando meglio il carico e scarico merci in Corso Vannucci, a Perugia, ove di prima mattina è come passeggiare in autostrada e l'inquinamento è al massimo.
Ma il Minimetrò non può essere utilizzato per le merci?
Occorreva pensarci prima, sede di progettazione, qualcuno dirà!
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