«Vi racconto i segreti di Verdone»
Beluccini nella produzione Amazon

Francesco Beluccini
di Lorenzo Pulcioni
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Domenica 19 Dicembre 2021, 17:21 - Ultimo aggiornamento: 18:01

Quella volta che Max Tortora e Carlo Verdone improvvisarono un dialogo talmente divertente che tutti si misero a ridere e quando fu il momento di ripetere la scena al doppiaggio non riuscirono più a farla nello stesso modo. O quando il produttore Aurelio De Laurentiis si presentò raggiante perchè il Napoli aveva battuto la Juventus. Mille altri aneddoti potrebbe raccontare Francesco Beluccini, assistente al montaggio della serie di Amazon con protagonista Carlo Verdone. «Il mio lavoro è preparare il materiale che arriva dal set e coordinare le varie componenti per le fasi di post produzione: montaggio, rumoristi, visual, effetti, musicista e doppiaggio» spiega. In pratica tiene insieme tutte le indicazioni del regista. Dal suono particolare che caratterizza una scena agli effetti visivi. «Nell'ultima serie su cui ho lavorato, il Commissario Ricciardi per Rai Uno con la regia di Alessandro D'Alatri, ambientata negli anni 30 a Napoli, ad esempio c'era da eliminare tutti gli elementi moderni dalle riprese aeree fatte con il drone». La serie con Carlo Verdone è stata una vera corsa contro il tempo. «Il prodotto andava consegnato ed i tempi erano strettissimi. Con l'arrivo delle piattaforme streaming bisogna sempre correre. Ma almeno il lavoro non manca. Dieci anni fa le produzioni erano praticamente ferme per la crisi economica». Nel 2021 tre serie internazionali hanno vinto il Nastro d'argento: Romulus, Petra e il Commissario Ricciardi. Nelle ultime due al montaggio ha lavorato proprio Beluccini. Un percorso iniziato nel 1999 con Pupi Avati. «Cercava un assistente al montaggio in grado di lavorare con un determinato programma che io usavo. Mi presentai al colloquio con il produttore Antonio Avati, fratello di Pupi. Due giorni dopo mi richiamarono per La via degli angeli. Con Pupi Avati ho lavorato anche a La rivincita di Natale e Il cuore altrove». Tanti aneddoti da raccontare. «Ero al doppiaggio di Milano-Palermo il ritorno e Giancarlo Giannini chiese un caffè. Glielo portai e si accese una sigaretta. In sala doppiaggio non si può fumare, ma al maestro Giannini come fai a dire di no. Peccato fosse talmente preso da non accorgersi che stava ciccando proprio dentro il caffè che non aveva ancora bevuto. Ricordo anche l'ultimo film del grande Francesco Nuti, Concorso di colpa per la regia di Claudio Fragasso. Nuti ci chiese delle birre, ma al doppiaggio l'alcol è vietato e così le portai analcoliche. Immaginate quale fu la reazione del povero Francesco. Ci mettemmo tutti a ridere». Per il Capodanno di Rai Uno a Terni lavorerà ai servizi in onda nei giorni precedenti.

Tifosissimo della Ternana che da sempre segue in Curva Est, Beluccini è ovviamente già in clima derby: «Finalmente posso tornare al Curi con trasferta libera e senza Tessera del tifoso. Quest'anno sono stato già a Cosenza e Lecce». Dove la Ternana ha ottenuto rispettivamente una sconfitta e un pareggio. Per completare il tris, mancherebbe solo un risultato.

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