Terni, il diretto di Vasco
per l'ultimo saluto

Il funerale di Vasco Schiarea
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Sabato 15 Febbraio 2020, 16:55 - Ultimo aggiornamento: 18:48

Vasco è lì. Il diretto mancino sferrato. La sua foto in bianco e nero domina la facciata della chiesa di Sant'Antonio a Terni. Il feretro con dentro il suo corpo passa sotto di lui. Per un attimo tutto rimane come sospeso. Un silenzio surreale viene rotto da un primo applauso. Poi un diluvio di emozioni prende la scena. Ancora applausi, «Vasco!» urlato a squarciagola, baci alla bara. In sottofondo la musica dei Baustelle. Ma quell'incontro tra la foto e il feretro rimarrà per sempre nel ricordo di Vasco. Perché gli amici è quello che vogliono. Non dimenticare questo ragazzo di 38 anni che è deceduto lunedì scorso quando si trovava in palestra. La foto e il feretro. Il feretro e la foto. E' l'alchimia che segna una passaggio di consegne ideale. Dal dolore, che se ne va all'interno della bara, al ricordo che rimarrà impresso nelle gigantesca foto, che è lì, in alto, dove lo sguardo si volge per l'ultimissimo saluto. A completare il caleidoscopio di simboli, quella cassetta di legno per le offerte che dentro contiene un desiderio. Quello di realizzare un corso di pugilato in memoria di Vasco. Un desiderio che è già realtà perché il diretto di Vasco colpirà ancora. 

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