Raid notturni dei vandali a Narni: vetrine spaccate, vasi divelti e auto rigate

Raid notturni dei vandali a Narni: vetrine spaccate, vasi divelti e auto rigate
di V. Ug.
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Martedì 31 Agosto 2021, 17:59

Sale l’allarme atti vandalici in centro storico a Narni dove negli ultimi giorni se ne sono contati tre piuttosto gravi. Auto rigate, per usare un eufemismo, vetrine sfondate e vasi spaccati. Le scorribande notturne di chi non ha meglio da fare che devastare quello che gli capita a tiro si sono susseguite da parte di soggetti incuranti dello schieramento di forze dell’ordine che è stato messo in campo al centro storico in questi giorni di Corsa all’Anello. Il lockdown deve aver avuto davvero un brutto effetto su chi invece di godersi la città, ha scelto la strada della violenza e dei danneggiamenti gratuiti.

Ne hanno fatto le spese automobili, negozi e case private. Colpiti un artigiano, uno dei membri del direttivo della Corsa all’Anello, alcune abitazioni e persino il sindaco, Francesco De Rebotti. In questo caso però il limite fra atto vandalico e dispetto è davvero labile, tanto da far propendere, viste le modalità utilizzate, verso quest’ultimo. Gli autori dei profondi graffi sulla vettura del primo cittadino hanno infatti addirittura lasciato una dedica scrivendo “per Francesco”. E’ evidente che chi ha agito sapeva perfettamente che quella era la macchina del sindaco e non ha colpito a caso, tanto è vero che ha lasciato anche un pensierino di cui De Rebotti avrebbe volentieri fatto a meno. “Bastava un bigliettino” ha commentato fra l’ironico e l’amareggiato il sindaco sul suo profilo facebook. Peggio ancora è andata a Giuliano Perotti, il “mago delle scarpe”. L’artigiano che ha lavorato anche per famosi film internazionali si è ritrovato con la vetrina della bottega completamente spaccata. Qualcuno, nel cuore della notte, si è scagliato contro la vetrata e l’ha praticamente distrutta. Perotti non aveva abbassato la saracinesca, proprio per permettere ai passanti lungo Via Franceschi Ferrucci, dove si trova il laboratorio, di vedere alcune delle sue opere realizzate a mano. Borse, calzature, cinte, borselli, tutte create artigianalmente.

Nulla della merce esposta è stato rubato, tutto è rimasto al proprio posto, segno che l’intento non era quello di trafugare oggetti ma solo di fare danni. E di danni in effetti ne sono stati fatti davvero tanti e anche piuttosto costosi. Ultima annotazione riguarda vasi e arredi esterni di alcune case, ovviamente oggetto di particolari attenzioni da parte dei soli ignoti. Piante e piantine buttate a terra, vasi rovesciati, quando non rotti, terriccio sparso ovunque nelle vicinanze delle abitazioni e dei cortili. C’è chi sceglie la festa per fare danni? O chi li fa è spinto magari da qualche bicchiere di troppo ingurgitato senza freni? E’ il solito dilemma che nessuno è mai riuscito a dimenare. 

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