Vandali al monumento di Cimarelli, interrogazione per il sindaco e la giunta

Vandali al monumento di Cimarelli, interrogazione per il sindaco e la giunta
di L.P.
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Giovedì 30 Settembre 2021, 17:21

Lo sdegno e l'amarezza dei famigliari di Germinal Cimarelli dopo l'atto vandalico da parte di ignoti nei confronti del monumento a Torremaggiore. E il consigliere comunale di Senso Civico, Alessandro Gentiletti, presenta un'interrogazione per «chiarire le ragioni, scoprire gli autori e le motivazioni dell'accaduto, nonché l'esistenza di eventuali responsabili». Gentiletti sottolinea il silenzio del sindaco Latini e la sua assenza in occasione delle celebrazioni annuali ricorrenti il 20 gennaio. «Occorre fin da subito assicurare alla comunità cittadina con parole chiare ed inequivocabili la ferma condanna da parte di tutte le istituzioni per l'accaduto. Occorre ripristinare lo stato dei luoghi ed il giusto decoro in onore dell'eroe ternano partigiano Germinal Cimarelli, che rappresenta a tutti gli effetti uno dei luoghi più sacri per la città di Terni» aggiunge Gentiletti. L'interrogazione al sindaco «affinché esprima una posizione pubblica sull'accaduto e ribadisca la corrispondenza dei valori della sua amministrazione a quelli dell'antifascismo, nonché spieghi ed illustri gli impegni istituzionali che negli anni ha avuto il 20 gennaio e che gli hanno impedito di presenziare alle celebrazioni ufficiali e come si determinerà ed organizzerà la sua agenda in futuro».

E ancora al sindaco e all'assessore competente «perché indichino come vogliono ristabilire il decoro nell'area, quali iniziative intraprendere e come dotare di sistemi di protezione l'area e la Stele dedicata al partigiano Germinal Cimarelli». A prendere posizione sono anche i famigliari del partigiano. «Vedere queste foto riempie il cuore di grande amarezza e sdegno - scrive Marco Cimarelli - non solo perchè offendono la memoria di Germinal ma di tutti gli uomini che non si sono piegati di fronte alle barbarie nazifasciste, ma hanno messo a rischio le loro vite capendo che non c'era scelta. Il mio cuore e quello di tante compagne e compagni piange, ma queste lacrime non hanno il sapore di sconfitta o smarrimento. Chi non ha il coraggio di assumersi le proprie azioni merita solo l'oblio, perchè di quello è figlio. Queste nostre lacrime invece sono linfa che dà vita all'albero della libertà e a chi non si arrende, ma per quello che gli è dato crede e combatte per un mondo migliore».

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