Vaccini, arriva la task force contro le varianti

Vaccini, arriva la task force contro le varianti
di Fabio Nucci
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Sabato 19 Giugno 2021, 11:29

PERUGIA - Oltre 463mila umbri sono stati vaccinati con almeno una dose, il 60% dei cittadini eleggibili, oltre la metà dei residenti. Questo mentre i centri vaccinali si apprestano ad affrontare il weekend con circa 70mila scorte disponibili in vista di un’ulteriore accelerazione attesa da lunedì. Questo mentre. L’epidemia, intanto, continua a volgere verso zero, con appena 101 casi settimanali e un’incidenza che nell’ultimo monitoraggio degli “indicatori decisionali” è scesa a 12 casi ogni 100mila residenti. Il rischio resta nell’aria, tuttavia, con 27 focolai (+2) ancora censiti nel territorio e 61 casi settimanali non associati a catene note. Questo mentre l’Iss ha varato la task force contro le varianti, di cui fanno parte anche i laboratori di microbiologia di riferimento regionale.
Considerando solo gli assistiti eleggibili, la copertura vaccinale con almeno una dose supera il 60% della platea. Come risulta dal dashboard regionale, infatti, 184.827 persone hanno completato il ciclo, 15.693 hanno ricevuto la dose unica, mentre 262.926 assistiti hanno ricevuto solo la prima somministrazione. In tutto sono 463.446 gli umbri che si sono visti iniettare almeno la prima dose di vaccino anti-Covid. Secondo l’ultimo aggiornamento disponibile, ieri a metà pomeriggio, la profilassi tra i quarantenni prosegue al ritmo di oltre 3.700 dosi giornaliere, circa 600 quelle iniettate ai cinquantenni, mentre nell’ultima giornata oltre 1.100 sessantenni hanno invece ricevuto il richiamo. A proposito, stando agli open data della struttura governativa negli ultimi due giorni quattro cinquantenni avrebbero ricevuto una prima dose e tre richiami del preparato Astrazeneca. E da lunedì tornano in campo i medici di medicina generale e un’ulteriore spinta alla profilassi regionale arriverà dai punti vaccinali aziendali. Quello di Solomeo, nell’azienda Cucinelli, per due settimane resterà aperto di sera per accelerare sulla vaccinazione dei quarantenni del distretto perugino.
La curva epidemica intanto continua a scendere e ieri sono stati solo 13 i nuovi casi, certificati dopo aver analizzato 4.500 tamponi, 1.458 dei quali processati con test molecolare con un’incidenza dello 0,89%.

Sotto l’uno per cento anche la media mobile: non succedeva dal 3 settembre. Stabili i dati ospedalieri, con 33 degenti Covid ordinari e 5 nelle terapie intensive (solo 4 ingressi settimanali), per il secondo giorno non sono stati segnalati casi letali. Nei territori, intanto il virus si fa meno presente e nell’ultima settimana sono stati registrati casi solo in 21 comuni: 40 sono tornati Covid free, in 30 ci sono casi attivi pregressi e nessun contagio recente. Una situazione che gli indicatori decisionali della Cabina di regia sintetizzano nei 12 casi ogni 100mila abitanti indicati nell’ultimo monitoraggio insieme alle due percentuali di occupazione dei posti letto: 5,2% in rianimazione, 6,1% in area medica. Nell’ultima settimana sono stati censiti due focolai in più e il totale ora è 27. Mentre salgono i casi “inediti”, da 53 a 61 con l’incidenza sul totale dei contagi registrati nei 14 giorni passato dal 12,4 al 21%. Si tratta di positivi non associati a catene di contagio note. Per contrastare la diffusione della variante indiana l’Iss ha creato la rete integrata per il sequenziamento che farà confluire in unica piattaforma pubblica anche sorveglianza epidemiologica, analisi genetica dei ceppi virali in circolazione, monitoraggio immunologico, ricerca e formazione sui vari aspetti dell’infezione da SarsCov2. Ne faranno parte i laboratori di riferimento regionale, uno dei quali identificato come “di supporto”.

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