Vaccini, Umbria esempio d'Italia contro le varianti
scossa al Governo per avere più dosi

Vaccini, Umbria esempio d'Italia contro le varianti scossa al Governo per avere più dosi
di Fabio Nucci
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Martedì 27 Aprile 2021, 08:04 - Ultimo aggiornamento: 09:32

PERUGIA Si è mantenuto intorno a 35mila il numero delle somministrazioni di vaccino effettuate nella regione nell’ultima settimana, circa 5.100 al giorno, con 1.800 richiami. La profilassi anti-Covid prosegue ritmi lievemente più sostenuti nella regione grazie anche al vax-day di domenica che in due giorni ha portato il totale delle dosi iniettate ad over 80 da 105.612 a 113.052, col 45% della categoria che ha già ricevuto anche la seconda dose. Ma sulla mancata accelerazione della campagna, pesano scorte poco consistenti. Lo sostiene la Regione e lo ribadisce anche il matematico del Cnr, Giovanni Sebastiani, sulla base dei dati tra il primo marzo e il 25 aprile. «La limitata disponibilità dei vaccini è la prima responsabile».
Secondo i dati della Regione, nell’ultima settimana sono state somministrate 23.624 prime dosi per un totale di 202.956 che “copre” seppur parzialmente quasi un quarto della popolazione. Secondo il portale nazionale dei vaccini, inoltre, si contano anche 78.720 seconde dosi iniettate ad altrettanti assistiti, pari al 9% quasi di popolazione che ha completato il ciclo e può dirsi immunizzata. Un dato che resta superiore alla media nazionale, pari all’8,7%. Ma secondo il matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le applicazioni del calcolo “Mauro Picone” del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iac), si potrebbe fare di più in presenza di scorte maggiori. L’analisi dello scienziato prende in esame gli over 70, fascia nella quale si registra l’86% dei casi letali da Covid-19 e nella quale la percentuale di somministrazioni rispetto al totale delle doppie dosi necessarie per la vaccinazione completa, a livello nazionale è del 47%, mentre in questo caso l’Umbria si ferma al 45% (i valori più bassi si registrano in Calabria e Sicilia, 37%). Anche ieri è proseguita la profilassi per i soggetti fragili, col 30% della categoria, individuata in circa 86mila soggetti, che ha ricevuto la prima dose (il totale è di 26.146 iniezioni). Sono invece 11.311 i caregiver che hanno ricevuto la prima somministrazione, pari al 70% quasi del totale. Secondo il portale nazionale sono invece 28.731 le dosi destinate ai settantenni, 2.639 nell’ultima giornata. Intanto, sta entrando a pieno regime il nuovo centro vaccinale di Terni, hub che lavorerà a pieno ritmo, 7 giorni su 7, dalle 8,30 alle 19. La consigliera regionale Eleonora Pace, presidente della Terza commissione di Palazzo Cesaroni, ha inoltre ribadito che è obiettivo della Regione «triplicare la somministrazione, passando dalle 500 alle 1.500 al giorno».
LA CURVA
Per la prima volta dal 21 ottobre sono tornati sotto 3mila gli attualmente positivi nella regione: il totale, alle 10,30 di ieri, era pari a 2.985 con 40 unità in meno rispetto a domenica. Una flessione iniziata in modo costante da fine febbraio, dopo il picco raggiunto il 21 con 8.548 casi attivi. Ieri solita giornata interlocutoria dal punto di vista dell’epidemia con poco più di mille tamponi eseguiti, 416 dei quali processati con test molecolare dai quali sono risultati 25 nuovi positivi con un’incidenza risalita al 6% (lunedì scorso, 14 casi e tasso di positività al 2,31%) ma con la media mobile che si mantiene sotto il 4,5% da ormai una decina di giorni. I nuovi positivi sono stati scoperti tra 115 persone testate (21,7%). Nell’ultima giornata sono stati segnalati anche 62 guariti e altri tre decessi, col totale arrivato a 1.347, la media mobile risalita a 3,3 e il tasso di letalità al 2,5%. Le tre vittime erano residenti a Castiglione del Lago, Collazzone e fuori regione. Resta discendente il trend dei dati ospedalieri totali: si contano 200 ricoveri totali, 169 ordinari (-10) e 31 di terapia intensiva, con due posti letto occupati in più e due ingressi settimanali. Quanto all’incidenza cumulativa, prosegue la risalita dei casi a Terni (+13) il cui parametro si riavvicina a 100, mentre quello provinciale (78) è tornato a superare quello di Perugia (77).

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