Sofia e Francesca al vaccine day:«Per noi e per gli altri», ma si presentano pochi giovanissimi

L'hub di San Marco vuoto nella domenica dell'open day per i ragazzini
di Luca Benedetti
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Lunedì 23 Agosto 2021, 07:37 - Ultimo aggiornamento: 07:45

PERUGIA Arrivano alla spicciolata. Forse anche troppo. Ieri al vaccine day di ragazzi tra i 12 e 18 anni, all’hub unico perugino di San Marco, i numeri erano quelli di una giornata di massimo afflusso: tutte le linee di vaccinazione aperte e possibilità di arrivare a duemila dosi di Pfizer.
«Stiamo lavorando per pochi», dice Alfredo Notargiacomo, responsabile del punto vaccinale. Spiega, indica, aiuta gli infermieri e l’accoglienza del Gruppo di Protezione Civile “Perusia”. Ma i numeri non sono da assalto. «Ci aspettiamo di oiù a quello di domenica prossima, si avvicina l’apertura dell’anno scolastico. Faccio un appello, non aspettate gli ultimi giorni». Perché c’è il timore di un accesso esagerato che potrebbe cercare disagi. Oltre che allungare i tempi per la somministrazione della seconda dose oltre la data di lunedì 13 settembre.
DALLE VACANZE
Sofia, 15 anni e Francesca, 12, sono tornate sabato pomeriggio dal mare. Escono con il cerotto sulla spalla e il sorriso di mamma Simona e papa Fabio. «Beh, sì siamo qui per andare a scuola in tranquillità. E anche per senso civico». La prenotazione, il sistema della Regione, l’aveva piazzata nel bel mezzo delle vacanze. La data dopo lo spostamento andava troppo avanti e le due sorelle sono arrivate al vaccine day per fare presto ed essere pronte per la prima campanella. Un’altra mamma arriva e chiede: «A noi toccava il 28, possiamo anticipare?. «Certo che sì», risponde Lucia Celeschi del gruppo di protezione civile “Perusia”. È una veterana dell’accoglienza, si è fatta le ossa a Ponte D’Oddi, quando d’inverno c’era anche la neve. Un’altra mamma spiega che è venuta solo prendere i moduli da riempiere in famiglia: «Verremo il 29». C’è chi programma. E chi rincorre. Come Emanuel, ragazzo di colore italianissimo. Arriva con un amico diciottenne, tira fuori la tessera sanitaria e chiede se lui, che di anni ne ha venti, può fare sto benedetto vaccino. «Come mai oggi? A dir il vero ho sbagliato la prenotazione on line». Sorride appena, è concentrato sui moduli da riempire. Che a un padre e un figlio fanno perdere un bel po’ di tempo. Serve la chiamata alla mamma per fare centro. Poi via, nelle postazioni contrassegnate dai colori e con il numeretto in mano. Ma il tempo di attesa è pari a zero. Domenica, il bis.
I NUMERI
Alla fine, secondo i dati resi noti dalla Regione ieri sera, nel giorno del primo open day dedicato ai ragazzi dai 12 ai 18 anni, sono stati 340 coloro che hanno aderito. Deelle 144 vaccinazioni di ieri all’hub di San Marco 130 hanno riguardato chi ha aderito al vaccine day. Dei 144 vaccinati, 84 hanno ricevuto la dose Pfizer al mattino, gli altri al pomeriggio.
Il secondo vaccine day è in programma domenica prossima, ad eccezione di Terni dove è anticipato a sabato.
I RITARDI
Il dato di ieri del vaccine day conferma come l’Umbria sia in ritardo nelle seconde dosi per la fascia d’età 12-19 anni: 12,5% contro il 27,4, rispetto alle prime dosi in linea col dato nazionale del 49% Nella fascia 20-29, invece, Umbria è avanti con le prime dosi (71,3%, più dei trentenni) ma in forte ritardo nei richiami (31,6% contro il 53% nazionale). Nelle altre fasce il dato regionale è in linea o superiore a quello nazionale.
I VACCINI
Sabato 575 prime dosi somministrate ai 12-19 anni mentre venerdì erano stati vaccinati 1.110. In tutto nelle giornata di sabato sono state somministrate neanche 2900 dosi, 1.820 dei quali nuovi vaccinati ovvero che hanno ricevuto la prima o unica dose. Gli immunizzati sono il 68,6% degli over 12, ma considerando i 90.150 in attesa di richiamo la copertura sale all’80%. A questo si aggiungono i prenotati
L’EPIDEMIA
Sul fronte dei dati Covid sono sotto quota duemila gli attualmente positivi (1.958) 51 in meno di sabato. Nell’ultimo giorno sono emersi 116 nuovi positivi e 167 guariti. Sono stati analizzati 1.592 tamponi e 4.583 test antigenici, con un tasso di positività sul totale di 1,87 per cento (1,54 sabato e 2 per cento lo stesso giorno della scorsa settimana). Sul fronte degli ospedali salgono da 57 a 58 i ricoverati, sei dei quali, erano quattro, nelle terapie intensive.
Da segnalare un’anomalia a Norcia (25 positivi in più tra sabato e ieri mattina).

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