Vaccinazioni in picchiata in calo del 30% quelli pediatrici, ecco perché

Vaccinazioni in picchiata in calo del 30% quelli pediatrici, ecco perché
di Fabio Nucci
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Martedì 22 Febbraio 2022, 07:30


PERUGIA La progressiva ritirata del virus consente al sistema sanitario regionale di liberare alcuni posti letto di area medica da dedicare a patologie non Covid. Lo ha reso noto l’assessore Luca Coletto disponendo da ieri sera la conversione di 24 degenze nei due ospedali regionali. 
Considerano i dati di domenica, si rileva un andamento stabile rispetto agli ultimi giorni, con la curva che segna poco più di 6mila positivi settimanali. Di contro, continua a ridimensionarsi la vaccinazione: domenica meno di 400 somministrazioni, 1.750 il dato medio giornaliero dell’ultima settimana. In calo anche la profilassi pediatrica, fascia nella quale pesa l’elevata incidenza di bambini positivi: solo nella settimana 9-16 febbraio, quasi 1.100 under 18 vaccinabili contagiati.
Il testing festivo, fatto di 3.466 tamponi, ha fatto scoprire 369 nuovi casi, con un tasso di positività in lieve risalita rispetto ai giorni feriali, al 10,65%. Gli ultimi contagi tengono ferma la curva rispetto al giorno precedente, mentre rispetto alla settimana precedente si osserva un calo del 19,5%. L’incidenza resta sotto i 700 casi per 100mila abitanti e solo 15 comuni presentano un dato superiore a mille (tra cui Gualdo Tadino e San Giustino) mentre solo a Monte Santa Maria Tiberina risulta sopra 2mila. 
La diffusione dei contagi si sta inoltre uniformando tra le due province, col dato che – esclusi i positivi “importati” – si attesta tra i 653 di Perugia e i 669 di Terni. Solo in tre piccoli comuni nell’ultima settimana non sono emersi nuovi contagi. Nel fine settimana, invece, altri quattro decessi, nei comuni di Narni, Orvieto, Perugia e Montegabbione che piange la sua seconda vittima Covid. La curva è in live risalita a 25 vittime settimanali.
Il trend dell’epidemia sta facendo tirare un respiro di sollievo agli ospedali verso i quali la pressione Covid, pur tra dati fluttuanti, si sta progressivamente riducendo. Tra domenica e lunedì mattina, 4 degenti ordinari in meno, 175 il totale, cui si aggiungono 8 pazienti critici, con un posto letto occupato in più (6,3% la saturazione) e due ingressi. Si sta tuttavia consolidando un ridotto fabbisogno di posti letto Covid, specie in area non critica. 
«Alla luce dell’andamento epidemico e della ridotta necessità di posti letto dedicati al Covid, con nota del commissario per l’emergenza, Massimo D’Angelo – ha reso noto l’assessore Luca Coletto - in maniera progressiva e partendo dai due Dea di secondo livello, è stato disposto di riconvertire i posti letto di area medica per le necessità assistenziali delle discipline di alta specializzazione». 
Da ieri sera, “liberati” 24 posti letto di area medica Covid, 16 all’azienda ospedaliera di Perugia, 8 in quella di Perugia. «Allo stesso tempo – aggiunge Coletto - si dispone di riconvertire da Covid a non Covid, 12 posti letto di Rsa nella struttura “Le Grazie” di Terni per le necessità di dimissioni protette. 
Progressivamente, in base all’andamento dell’epidemia, saranno riconvertiti i posti letto degli altri presidi».
La razionalizzazione di spazi e personale potrebbe interessare anche i punti vaccinali, alla luce del ridotto carico di somministrazioni giornaliere. Tra lunedì 14 e domenica 20, 12.225 con una media di 1.750 inoculazioni quotidiane. Ridotte del 30% quelle pediatriche, passate dalle quasi 4mila della settimana 7-13 febbraio alle 2.741 dell’ultima settimana. «Il rallentamento – spiega un esperto – è dovuto anche al fatto che la variante Omicron sta colpendo i bambini non vaccinati, la fascia dai 5 agli 11 anni. 
Molti bambini, quindi, sono a casa o perché positivi o perché in quarantena». Solo nel periodo 9-16 febbraio, dal report del Nucleo epidemiologico regionale, tra i 6 e i 18 anni si ricavano quasi 1.100 nuovi contagi settimanali: 323 tra i 3 i 5 anni, 410 nella fascia 6-10, 389 in quella 11-13, 266 tra i 14 e i 18 anni. Rispetto alla settimana precedente, c’è stata una riduzione in tutte le fasce, del 45,7% in quella 14-18.

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