Da "Apericerca" a nuovi corsi di studio al Dipartimento interdisciplinare:
il rilancio del polo di Terni secondo il Rettore Oliviero

Da "Apericerca" a nuovi corsi di studio al Dipartimento interdisciplinare: il rilancio del polo di Terni secondo il Rettore Oliviero
di Vanna Ugolini
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Venerdì 11 Settembre 2020, 08:29

TERNI E' la scommessa più alta per il territorio ternano, quella che potrebbe far virare il destino dell'Umbria del sud. L'università a Terni è stata speranza poi promessa infine delusione. Ora il Magnifico Rettore Maurizio Oliviero rimescola le carte e ne dà subito di nuove. La prima riguarda tre appuntamenti con la ricerca. Si chiamano Apericerca, si terranno a Terni l'11 e il 25 settembre e a Narni il 18 settembre. Si tratta di incontri con scienziati e ricercatori che spiegheranno nelle piazze «in maniera fruibile ma non banale», specifica Oliviero, alcuni temi scientifici. Caldissimi quelli che si terranno qui: l'11 in piazza del Popolo si parlerà, infatti di coronavirus, il 18, in piazza dei Priori dell'Umbria tra paganesimo e cristianesimo, il 25, sempre a piazza del Popolo, di vita nello spazio. «Come il teatro è il luogo per diffondere la cultura umanista - spiega Stefano Brancorsini, il referente del Rettore Terni - così ci piacerebbe che l'università diventasse il luogo per diffondere la cultura scientifica». E, in una città in cui il teatro è molto ridimensionato l'idea potrebbe veramente essere vincente. Questi incontri saranno solo l'aperitivo, appunto, che precede, a novembre, Sharper, la notte europea dei ricercatori che vede Terni di nuovo tra le città protagoniste grazie alla collaborazione con l'associazione Psiquadro che si occupa di divulgazione scientifica a livello europeo. Sarà a fine novembre e coinvolgerà tutta la città in rete che allarga i confini con cento città italiane e in tutta Europa.
Sono, però, i numeri, forniti dal Rettore, a dare le dimensione di un cambiamento in atto. Intanto, «per garantire il diritto allo studio a tutti», è stata alzata l'asticella della no tax area: chi ha un Isee fino a 30mila euro non paga le tasse. Per tutti gli studenti la possibilità di seguire le lezioni in presenza grazie a una app per prenotarsi e che traccia gli spostamenti e anche di seguirle a distanza in contemporanea.
Ancora. E' stato alzato il numero delle immatricolazioni alla facoltà di Medicina, che è ancora a numero chiuso: da 240 studenti si è passati a 320 tra Perugia e Terni. Più quaranta è, invece, è l'aumento degli studenti che frequenteranno il corso di infermieristica «portando a 150 l'annoi giovani che verranno a Terni a studiare. In cunque anni avremo 6-700 studenti a Terni solo per questo corso. E verranno da tutta Italia, perchè le graduatorie sono nazionali».IL tutto, sottoliena Oliviero «in otto mesi. E ricordatevi da dove partivamo».
Sette, invece, i professori già incardinati a Terni che andranno a rafforzare la spiena dorsale di quello che sarà un vero e proprio Dipartimento interdisciplinare a Terni. Che si potrà fare - ha sppiegato sempre il Rettore - perchè i tre Dipartimenti di Medicina sono stati accorpati e quindi da 16 Dipartimenti si è passati a 14, lasciando aperta, dunque, la possibilità di fare il Dipartimento numero 15 a Terni. Sempre a Terni ci sarà la sede di formazione delle Ooss e il Rettore è al lavoro per la programmazione di corsi laurea nuovi. L'orientamento, espresso anche dall'assessora alla Scuola e Università Cinzia Fabrizi è quello di potenziare Ingegneria e Medicina e quindi, considerando la presenza di tantisimi laboratori, il Comune ha deciso di mantenere la sede di Pentima («che dovrà comunque essere riqualificata». Si parte dal lavoro sulle mense e su nuove aule per far seguire le lezLa agli studenti in sicurezza) . «Nella ex Foresteria si aprirà invece un ufficio per le immatricolazioni». Progetti importanti, dunque, che ovviamente coinvolgono Narni, (presente il sindaco Francesco De Rebotti) che dell'università ha già importante risorsa culturale, sociale ed econmica. Progetti che interessano molto anche la Fondazione Carit (presente il presidente Luigi Carlini) che potrebbe essere invogliata a investire ancora di più in questo settore.
A chi ricorda le tante promesse disattese in questi anni il Rettore Oliviero, dunque, mostra i numeri ma anche il lavoro su più fronti: didattica, studenti, ricerca, «non sottovalutate gli incontri dei ricercatori, che sono un must in tutta Europa».

C'è un progetto e una visione, dunque, («niente corsi doppioni, tanto per cominciare») e una sfida che anche la città deve saper cogliere.

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