Una settimana per rizollare lo stadio di Terni, entro Ferragosto Liberati con la nuova erba

Una settimana per rizollare lo stadio di Terni, entro Ferragosto Liberati con la nuova erba
di Paolo Grassi
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Sabato 6 Agosto 2022, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 11:17

Una settimana per rizollare il campo del Liberati ed avere la nuova erba pronta a Ferragosto. La Ternana ha deciso. Dopo tre trasemine alle quali il fondo del campo non ha risposto, si opta per togliere tutto e rimettere nuovi rotoli di erba. Dopo l'operazione di diserbo, lunedì 8 agosto gli addetti della ditta incaricata cominceranno la scorticatura dell'attuale terreno degradato. La ditta è la Techno Sod, aziena della provincia di Verona che lavora, tra gli altri, pure sui manti erbosi del Meazza di Milano e del Gewiss stadium di Bergamo. Si occupa sia dell'intervento che della fornitura dei rotoli d'erba, per l'esattezza 7.500 metri quadrati di superficie con gramigna impiantata. Lunedì 8, di mattina, comincia subito l'intervento, con la ditta all'opera, coadiuvata dalla Paesaggi umbri che è quella incaricata dalla Ternana calcio per la gestione e manutenzione dei campi in erba. «Dopo averle provate tutte – dice il vicepresidente rossoverde Paolo Tagliavento – questa è la sola soluzione, per avere a inizio campionato un buon terreno di gioco. Mi sembra il minimo, visto che la società non lesina investimenti, anche di milioni, per allestire una squadra competitiva». Anche stavolta, per rizollare, di soldi ne ha spesi, la Ternana. Intorno ai 200 mila euro, ma sulla cifra pesano per la maggior parte i costi di trasporto. Basti pensare che automezzi con celle frigorifere per trasportare le zolle d'erba faranno ben 24 viaggi. Tornando alla rizollatura, sempre lunedì, finita la scorticatura, si comincia a preparare il fondo, con la distesa di sabbia che precede lo srotolamento delle varie zolle. Si lavora con appositi macchinari sia per togliere il prato vecchio che per stendere quello nuovo. Servirà, per il lavoro, tutta la prossima settimana. Rispetto a quanto avvenne dieci anni fa, stavolta non è indispensabile attendere tanti giorni prima di calpestare il prato. Le nuove zolle hanno la gramigna già radicata. Insomma, non dovrebbe succedere ciò che avvenne nel 2012, nell'era Zadotti, quando furono portati rotoli di poa pratense che il terreno praticamente rifiutò, rendendo il campo molle per parecchio tempo e dando origine ai problemi del manto protratti per un decennio. Rispetto ad allora, sono cambiate anche le tecnologie. «Siamo fiduciosi sulla possibilità di avere il nuovo manto per Ferragosto – conferma anche Paolo Tagliavento – e anche su quella di permettere alla squadra di svolgere lì almeno una rifinitura, prima della partita con la Reggina del 21 agosto». Squadra che ieri ha svolto sui campi della Polymer una sgambatura interna a ranghi contrapposti. Niente più test con la Narnese, annullato per la positività covid di due calciatori rossoblu.

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