Una libreria per bambini, così rinasce il borgo di Configni

Una libreria per bambini, così rinasce il borgo di Configni
di Eugenio Raspi
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Sabato 26 Settembre 2020, 18:02 - Ultimo aggiornamento: 18:03
ACQUASPARTA Nel piccolo borgo ternano di Configni di Acquasparta, di poco meno di settanta abitanti, nasce l'idea di creare una libreria per bambini e ragazzi dai 0-16 anni con attività didattiche e laboratori di lettura, musica e sviluppo creativo. Diritti umani, rispetto, amicizia, solidarietà, inclusione e integrazione sono le tag di un progetto che si muove per sostare, per riprendere il contatto con la piacevolezza dello scorrere del tempo in un luogo senza tempo: Configni di Acquasparta. Un luogo dedicato alle nuove generazioni per cercare di invertire la tendenza che pare ormai voglia fare a meno dei luoghi di aggregazione culturale, di una didattica resa complicata dal distanziamento per colpa della pandemia ma anche da modelli sociali divergenti rispetto all'idea di mondo condiviso. «Siamo convinti che costruire relazioni attraverso l'arte possa essere una buona via per conoscere la società che cambia e che modifica costantemente le nostre abitudini, facendoci confrontare con le meravigliose differenze che sono proprie dei luoghi e delle persone che li abitano in tutto il mondo.» A parlare è Paolo Manetti, presidente dell'Associazione Bottegart, Bottega artigiana della creatività e dei diritti umani di Acquasparta, primo ideatore del progetto della microlibreria. «In questi anni Configni ci ha spalancato le sue porte, So'stare sarà una nuova porta sul paesaggio, sul territorio, sulle culture che la albergano, sulle tradizioni che si riaffermano, sui colori che ci circondano. Per realizzare questo nuovo importante obiettivo abbiamo bisogno del sostegno di tutti.» L'Associazione ha già realizzato nel piccolo borgo di Configni altri eventi: La Festa della Musica e dei Diritti Umani e Come l'Acqua e la Farina, progetto di integrazione organizzato insieme all'Università irlandese di Galway, coi residenti di Configni che si sono offerti di tramandare l'arte culinaria del picchiarello fatto a mano a un gruppo di giovani, sia ragazzi e ragazze nativi della zona che gli ospiti dei centri di accoglienza. Ora il progetto non sarà limitato a un breve periodo ma permanente. «La libreria che abbiamo in mente di realizzare avrà anche una sezione di didattica musicale. La musica è scritta già nel logo. Infatti la o, la vocale di So'stare, viene sostituita da un simbolo che è la corona, che ha sì il significato di ricordarci il momento che stiamo vivendo, all'interno del Coronavirus, ma è anche il simbolo che il compositore mette sopra una nota o sopra un accordo per far sì che il musicista, quindi l'esecutore, si soffermi su quella nota tutto il tempo che vuole,sosti per l'appunto. Al posto dell'accento c'è un apostrofo, che viene sempre dalla musica, il compositore lo mette alla fine di una frase per riprendere aria, riprendere il respiro, e ricominciare così il viaggio nella musica, nella lettura, nel sogno. Quello che stiamo cercando di realizzare»
L'appuntamento sarà per il prossimo 23 ottobre, giorno di inaugurazione della microlibreria. «Chi vuole può sostenerci con aiuti materiali o finanziari, si può donare qualsiasi cifra, basta che seguite le istruzioni sulla nostra pagina Facebook, ma la ricompensa più grande sarà avervi con noi fisicamente il giorno dell'inaugurazione di So'stare, la microlibreria del borgo consapevole.»
 
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