Una bombola di gas in auto e un curriculum da super ladro: pronto a far saltare un bancomat?

Una bombola di gas in auto e un curriculum da super ladro: pronto a far saltare un bancomat?
di Egle Priolo
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Venerdì 21 Gennaio 2022, 06:59

PERUGIA - Quella bombola del gas dentro la macchina è tutta da capire. Almeno ufficialmente. Ma certo che se sei un ladro di professione, con un curriculum e precedenti che parlano per te, e viaggi con la bombola nascosta nel portabagagli senza riuscire a dare una risposta convincente circa il dove la stai portando, ecco che chi per lavoro i ladri li acchiappa e li porta in carcere comincia ad avere più di un dubbio. Specie se la zona in cui intercetti quell'uomo e quella bombola pullula di bancomat e casse continue.

Succede in via Settevalli, nella notte tra mercoledì e giovedì. Intorno alle 3 i poliziotti della squadra volante, diretti da Monica Corneli, nell'ambito di un controllo del territorio specifico proprio per prevenire e contrastare il fenomeno dei furti, vengono insospettiti da un Suv che si aggira con fare sospetto. All'interno c'è un albanese di 36 anni, molto vago sul perché stia in zona. A quel punto i poliziotti decidono di controllarlo e apprendono tre cose: che ha precedenti per furto, che era agli arresti domiciliari fino a novembre e che essendo senza permesso di soggiorno è clandestino. Il tempo di aprire il bagagliaio e scoprono la quarta: una bombola del gas e dei documenti di identità appartenenti un’altra persona, dei quali l’uomo non è in grado di giustificare il possesso.
A quel punto, allo straniero succedono due cose: la prima è che l'eventuale colpo a qualche bancomat salta e la seconda è che, dopo essere stato portato in questura, viene messo a disposizione del personale dell'ufficio Immigrazione, diretto da Veronica Di Francesco, per essere subito espulso.
Una cattura che vista così sembra casuale ma che in realtà potrebbe non esserlo. Il motivo lo spiega direttamente il questore, Giuseppe Bellassai: «La questura da settimane ha intensificato la propria presenza sul campo per rafforzare sempre di più la sicurezza dei cittadini di Perugia e di tutto il territorio provinciale – dice il questore -. Non abbassiamo la guardia. Occorre proseguire con una capillare azione di monitoraggio del territorio prevenendo il degrado sociale, contrastando la criminalità diffusa, le attività illegali come lo spaccio di sostanze stupefacenti e i reati predatori».
«La questura di Perugia – prosegue Bellassai – insieme alle amministrazioni locali e alle altre forze dell’ordine, è impegnata sul territorio, anche nell’ambito del progetto “Borghi Sicuri”, per elevare il livello di sicurezza percepita attraverso un potenziamento dei controlli e una capillare presenza di uomini e mezzi.

Tuttavia, oggi è prezioso un percorso di fiducia e collaborazione con i cittadini, anche attraverso l’adozione di buone pratiche finalizzate a prevenire questi fenomeni criminosi, per vincere insieme questa battaglia di sicurezza e legalità».

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