Un progetto con il cuore perugino porta nel mondo il made in Italy

Un progetto con il cuore perugino porta nel mondo il made in Italy
di Riccardo Gasperini
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Giovedì 12 Novembre 2020, 13:00

PERUGIA - C’è un progetto con il cuore tutto perugino che promuove nel mondo il design e l’artigianato di qualità. Quello emergente, fatto dalle realtà più piccole, soprattutto giovanili, che mettono unicità, ricerca e originalità al primo posto. E che, fatte conoscere nel migliore dei modi, possono diventare alternativa ai grandi marchi. Una strada forse difficile ma non impossibile da percorre quando a fare da vetrina arriva una start up come quella ideata da Laura Pellegrino e Giulia Fucile, che ha la sua base nello studio di Elce e si sta conquistando uno spazio sempre maggiore in tutto il modo. Anche in un momento di difficoltà generale a causa dell’emergenza Coronavirus.

OPPORTUNITÀ Si, perché ObFashion, nato come blog e poi sviluppato con l’apertura all’e-commerce, proprio in una fase come questa «diventa una opportunità», sottolinea Laura Pellegrino. Opportunità intesa non solo come possibilità di maggiori vendite ma, visto il crescente uso del web per la vita quotidiana, come spunto per ampliare la conoscenza di un settore che cerca spazio e di promozione dei giovani talenti che producono abbigliamento, accessori come borse di legno e gioielli di ogni tipo, anche in ceramica. Tanti locali, molti altri che sono attivi nel territorio nazionale, pronti a farsi conoscere nel mondo per la loro linea di qualità. «Con ObFashion - spiega Giulia Fucile – abbiamo costruito in pochi mesi un network che ad oggi supera 80 brand ed è in continua crescita. La crisi economica causata dalla pandemia ha generato in molti designer la necessità di inserirsi in canali di vendita alternativi e per questo si sono rivolti a noi. Tra aprile e maggio abbiamo registrato un incremento dei prodotti presenti nello shop online pari al 30%, l’obiettivo è raddoppiare le partnership entro maggio 2021».

La crescita arriva proprio grazie a chi si vuole appoggiare alla piattaforma. «Da aprile – aggiunge Laura Pellegrino – c’è stata una quantità di richieste pazzesca, tutte persone desiderose di farsi vedere nella piattaforma per ampliare il proprio pubblico». C’è anche chi uno shop on line ce l’ha già, ma entrare in un canale che ha clienti sparsi nel mondo può fare davvero la differenza.

PAESI RAGGIUNTI ObFashion ha clienti negli Stati Uniti, negli Emirati e in vari paesi europei come Germania, Cecoslovacchia e Belgio. E l’Italia? «Si vende, ma c’è una spesa media più bassa». Segno che nello stivale ancora la passione per il fashion artigianale deve ancora crescere. Il progetto tutto perugino punta in quella direzione, far scoprire la qualità che ancora non si conosce. Su molte realtà si sono già puntati i riflettori. «Virginia Severini (bag designer), Luca Berioli (footwear designer), Spendthrift (menswear brand del folignate Federico Cancelli), I Rocchi Cashmere». È un coinvolgimento, guardando ai talenti di casa, che non riguarda solo i designer ma anche aziende e professionisti che collaborano al progetto, come Fattoria Creativa, Lorenzo Montagnoli per la parte fotografica, l’influencer Francesca e Carlo Battistelli che per ObFashion ha fatto il business plan. Un elemento chiave per la crescita de progetto che ha ricevuto un supporto dalle Regione e adesso lavora per fare un salto importante, quello nel pianeta di Amazon e della sua vetrina del made in Italy che porta ancora di più nel mondo la qualità di casa nostra.

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