Cordoglio per la morte di Felicino, si indaga sulle cause dell'incidente

Felicino Bartoli
di Ilaria Bosi
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Giovedì 27 Gennaio 2022, 17:08

SPOLETO - Il trattore che scivola lungo la scarpata e si ribalta, la richiesta di aiuto, la corsa disperata dei soccorritori e il silenzio cupo della tragedia. Così, mercoledì mattina, è morto Felice Bartoli, per tutti Felicino, 78 anni, pioniere degli agriturismi nel cuore verde d’Italia. Sua la prima attività del genere in Umbria, a Patrico, alle pendici del Monte Fionchi, aperta nel 1988 dopo anni di andirivieni tra Spoleto e Perugia per convincere gli amministratori regionali di allora che la strada del turismo rurale era quella da percorrere, per far conoscere l’essenza di questa terra, per regalare esperienze. E proprio quell’oasi di natura e pace, che da quasi trentacinque anni è punto di riferimento per appassionati di escursionismo e buona cucina - provenienti anche da Oltreoceano - si è trasformata in pochi istanti in una tomba per quell’uomo schietto e lungimirante, lavoratore instancabile dai modi genuini e gentili, «ultimo rappresentante della secolare cultura dei poeti pastori delle nostre montagne», come l’ha definito l’ex direttore dell’Archivio di Stato di Perugia Luigi Rambotti. La tragedia si è consumata intorno alle 8.45. Felicino era alla guida del suo trattore che, per cause da chiarire, ha perso aderenza ed è scivolato nella scarpata, ribaltandosi. A dare l’allarme sarebbero stati alcuni familiari: l’incidente si è infatti consumato in un terreno non lontano dalla struttura agrituristica, che è quartier generale della famiglia. Sul posto, insieme a carabinieri e 118, sono intervenuti anche i vigili del fuoco e il Sasu: per Felicino, purtroppo, non c’era più nulla da fare. Il magistrato che coordina le indagini, dottor Andrea Claudiani, ha fissato per giovedì mattina (poi slittatata a venerdì) un’ispezione cadaverica, che potrà forse chiarire o escludere una delle varie ipotesi avanzate durante i primi accertamenti, quella del malore. Ipotesi che non esclude le altre: dalla distrazione al guasto tecnico, alla perdita di aderenza del mezzo al terreno, che potrebbe aver determinato lo scivolamento nella scarpata. Il trattore è stato posto sotto sequestro. La notizia della disgrazia si è subito diffusa a Spoleto, dove la famiglia Bartoli è molto conosciuta e benvoluta. Tanti i ricordi e le manifestazioni di affetto giunti in queste ore alla moglie Marcella e a figli Luana e Pietro, che di Felicino hanno seguito le orme, rappresentando il valore aggiunto di quel gioiello costruito a Patrico, dove trent’anni fa si rifugiarono anche Richard Gere e Cindy Crawford, arrivati nel piccolo borgo a bordo di una vecchia Fiat Uno bianca. Un aneddoto che Felicino raccontava con piacere e semplicità, insieme ai tanti di cui è stato testimone in una vita densa di impegno e passione.

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