Ex Novelli, è muro contro muro tra azienda e sindacati

di Ilaria Bosi
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Mercoledì 7 Giugno 2023, 12:39
SPOLETO Ex Novelli, è muro contro muro tra nuova proprietà e sindacati. L’azienda, infatti, che in occasione del primo incontro si era presa un po’ di tempo per rivedere l’accordo egarantire, come chiesto dai sindacati,tutti i lavoratori delle agricole, hafissato un nuovo vertice per venerdì,annunciando però che la proposta saràinvariata rispetto a quella già bocciata. Nessun passo in avanti, quindi, e un clima che rischia di inasprirsi già prima del prospettatorilancio. Il tutto nel silenzioassoluto delle istituzioni, che pureavevano accolto il nuovo corso conentusiasmo, come dimostrato dallapresentazione pubblica avvenuta in Comune dopo l’aggiudicazione provvisoria dell’asta da 5,5 milioni,nel settembre scorso. Sono trascorsimesi, l’aggiudicazione è nel frattempodivenuta definitiva, la nuovaproprietà resta nell’ombra e leprospettive per i lavoratori nonsembrano rosee. La nuova proprietà, che finora si è palesata solo attraverso i suoi consulenti, intende infatti assorbire in Alimentare Umbra(questa la nuova denominazione dellasocietà che ha acquisito la filierauova della ex Novelli) appena dieci 11lavoratori a tempo indeterminato di Fattorie, cui si aggiungono 9 avventizi. Il grosso della forza lavoro, quindi, una cinquantina di lavoratori, rischia di rimanere nelgroviglio di Fattorie, con tutti idebiti pregressi, tante incertezze epoche prospettive. L’idea sarebbequella di prendere in affitto alcuni rami d’azienda di Fattorie (secondo lamail circolata nelle ultime settimane,nell’operazione sarebbero compresi lepulcinaie di Buliano, Casalta e Ciliano di Uncinano, l’allevamento Le Lame e il centro di allevamento e raccolta di Boscaccio), lasciando alsuo destino il reparto di confezionamento. Possibile? La decisione rischia di destabilizzare ulteriormente un ambiente già messo adura prova dalle vicissitudini degliultimi anni e di impoverireulteriormente il tessuto economicolocale. Qualche perplessità, in questigiorni, è stata avanzata anche sulla legittimità dell’operazione, che sarebbe al vaglio di alcuni legali. Gli scenari che potrebberoprospettarsi da qui in avanti, quindi,sono molteplici, ma l’auspicioprincipale è che la nuova proprietàpossa fugare quanto prima il sospetto,che aleggia in assenza di informazioni chiare, secondo cui dietro l’ennesima operazione presentata come «di rilancio» possano celarsi interessi diversi, lontani dalle aspettativenutrite da lavoratori e sindacati. Adalimentare questo clima c’èsicuramente il prolungato silenziodella proprietà, dietro cui sicelerebbe una cordata di imprenditori: «I nomi – venne detto nell’incontro ospitato in Comune lo scorso settembre – verranno resi noti soltanto dopol’aggiudicazione definitiva». Unpassaggio, quest’ultimo, che c’è statoa gennaio con il versamento del saldoprezzo, ma al quale non è seguitaalcuna schiarita.
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