Ex Novelli, clima rovente: salta l'accordo sulla Cassa integrazione

Nuova proprietà, vecchi problemi per il ramo uova: stipendi ancora da pagare

Ex Novelli, clima rovente: salta l'accordo sulla Cassa integrazione
di Ilaria Bosi
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Lunedì 29 Maggio 2023, 10:44

SPOLETO Ex Novelli, ancora troppe incertezze: il clima si fa rovente e in Regione salta la firma per il rinnovo della cassa integrazione. A quattro mesi abbondanti dall’aggiudicazione definitiva dell’asta da 5,5 milioni con cui è stata acquisita interamente la filiera uova, infatti, restano le incognite e crescono i timori per il futuro. A partire dal ruolo che avrà il reparto di confezionamento, che con i suoi oltre 50 lavoratori è uno dei più importanti della parte agricola. Eppure, proprio il confezionamento sembra sparito dai radar del piano di rilancio e non compare neanche tra i reparti per cui Alimentare Umbra (questa la nuova denominazione della società che ha acquisito gli asset di ex Novelli) intenderebbe procedere all’affitto. Il timore è che nei piani dell’azienda ci siano manovre e strategie diverse da quelle contemplate finora e la mancanza di chiarezza alimenta interrogativi e sospetti, anche sulla paventata ipotesi che Alimentare Umbra sia sul punto di tagliare drasticamente la forza lavoro, riducendo gli addetti del confezionamento da 50 a 10 unità. Possibile? Questioni su cui si attende una schiarita. «Il primo passo – dicono con fermezza i sindacati – sarà verificare il rispetto dei criteri del bando. Nessuno, tra noi, è disposto a fare sconti. Intendiamo conoscere nel dettaglio il piano industriale e degli investimenti, poi si potrà ragionare degli altri aspetti». E se, in queste ore, c’è anche chi paventa la presentazione di dossier, appare evidente che i nodi da sciogliere sono ancora tanti.

Troppi per una società nuova che ha investito 5,5 milioni per rilanciare la ex Novelli. Cosa ha in mente la proprietà? Perché gli investitori non sono ancora usciti allo scoperto? Eppure, nell’incontro che si è svolto in Comune a settembre in occasione dell’aggiudicazione provvisoria, la promessa fu chiara: «I nomi degli investitori verranno fatti non appena ci sarà l’aggiudicazione definitiva». Impegno non ancora onorato. Intanto lunedì è in programma il primo incontro tra i consulenti di Alimentare Umbra e i lavoratori, dopo che quello fissato a metà maggio è saltato e non certo per volontà delle maestranze. Martedì mattina, invece, si tornerà a parlare di cassa integrazione, sperando che nel frattempo sia arrivata la schiarita. Nessun passo in avanti sul fronte degli stipendi, con gli arretati che si accumulano: per venerdì scorso era stato annunciato il 50 per cento del pagamento di marzo, ma i lavoratori non hanno visto un centesimo. Altra questione da chiarire è il ruolo della cooperativa costituita da alcuni lavoratori. Una scatola vuota, che secondo i sindacati non avrebbe più ragione di esistere. E se la nuova proprietà volesse far convogliare proprio lì i lavoratori del confezionamento, magari con i debiti di Fattorie?

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