SPOLETO - Tre settimane per decidere il futuro della città. È stata depositata venerdì la mozione di sfiducia al sindaco Umberto De Augustinis, firmata dai dieci consiglieri comunali (sette dei quali eletti in maggioranza) da mesi in aperto contrasto con il sindaco. Il consiglio comunale per la discussione dovrà essere fissato non prima di dieci giorni e non oltre i 30 dalla presentazione della mozione, il che vuol dire che l’arco temporale tra il 26 gennaio e il 15 febbraio sarà decisivo per le sorti dell’amministrazione De Augustinis.
I DIECI
A promuovere l’iniziativa, che era nell’aria da tempo, sono i consiglieri di opposizione Gianmarco Profili e Roberto Settimi (Alleanza Civica), Ilaria Frascarelli (Spoleto Popolare) e sette consiglieri eletti nella maggioranza. Tre di loro (Cesare Loretoni, Riccardo Fedeli e Stefano Proietti) sono in quota Lega, partito che ha defenestrato gli altri consiglieri e assessori che sulla riconfigurazione dell’ospedale in struttura totalmente Covid si sono schierati al fianco del primo cittadino. Gli altri tre consiglieri (Stefano Polinori, Antonio Di Cintio e Paola Vittoria Santirosi) sono in quota Fratelli d’Italia, anche se di Cintio e Santirosi sono passati in corsa con i meloniani, dopo essere stati eletti, rispettivamente, nelle liste civiche di Rinnovamento e Laboratorio, quest’ultima espressione del sindaco De Augustinis. La decima firma è quella di Marina Morelli, formalmente ancora in Forza Italia (nei giorni scorsi ha confermato di aver di recente rinnovato la tessera), ma in aperto contrasto con l’esecutivo e con il capogruppo del suo partito.
I MOTIVI
A leggere le motivazioni della «sfiducia», saltano agli occhi diversi punti che sono stati cavallo di battaglia dell’attuale sindaco De Augustinis nella campagna elettorale sostenuta da 7 dei 10 firmatari. Al primo cittadino viene innanzitutto contestata, infatti, quell’azione amministrativa che lo ha sempre portato a «prendere le distanze dai progetti della precedente amministrazione», di cui facevano parte tre dei dieci firmatari (Profili, Settimi e Frascarelli), all’opposizione da inizio legislatura.
L’APPELLO
A supporto di come la maggioranza si sia in questi anni assottigliata, i 10 evidenziano: il bilancio di previsione è passato con appena 9 voti favorevoli. Da qui l’appello al resto dell’opposizione a votare la mozione, con l’obiettivo di tornare al voto in primavera. «Il sindaco – affermano in sintesi i dissidenti – ha dimostrato di non essere all’altezza del ruolo e la sfiducia, seppure in momento delicato e complesso, è fatta per il bene della città, che avrà nei prossimi anni sfide importanti da affrontare e per le quali serve un sindaco capace».