Colforcella di Cascia, è realta il Centro di Comunità realizzato con i fondi post sisma

Colforcella di Cascia, è realta il Centro di Comunità realizzato con i fondi post sisma
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Martedì 3 Agosto 2021, 11:42 - Ultimo aggiornamento: 11:44

CASCIA -  «Una casa di umanità, dove coltivare le relazioni belle e positive e riscoprire la bellezza dello stare insieme, dando valore anche alle differenze». È così che neigiorni scorsi l’arcivescovo RenatoBoccardo ha inaugurato il Centro dicomunità di Colforcella di Cascia, unodei tanti progettati in Valnerina dopoil sisma del 2016. Il centro è stato realizzato in un terreno di proprietà della parrocchia e verrà utilizzato per la vita sociale e pastorale dellaComunità. Realizzato con i fondidiocesani del sisma 2016, è costatocirca 30mila euro, misura circa 60metri quadrati, ha un bagno e un ripostiglio. Al taglio del nastro della nuova struttura erano presenti, tra gli altri, il sindaco di CasciaMario De Carolis e i religiosi donCanzio Scarabottini (parrocodell’altipiano di Avendita) e donGiuliano Medori (parroco emerito), chehanno celebrato la prima messa nella struttura insieme all’arcivescovo. «Questa struttura – ha detto il presule - nasce da una richiesta condivisa da tutta la popolazione.

Poi, alcuni abitanti sono venuti tempo fa da me a Spoleto a chiedere un aiuto per questa operazione. Grazie alla buona volontà e all’impegno di tanti,siamo riuscita a farla. Ho saputo anche delle difficoltà per far arrivare qui il camion che portava il materiale, ma le cose che si fanno con fatica sono le più belle. Affrontando, poi, delle avversità si rinsaldano anche i legami tra di noi e diventiamo sempre più consapevoli che siamo dipendenti gli uni dagli altri e che insieme stiamo bene». Partendo dalvangelo del giorno, quindi, Boccardoha parlato della Casa di Colforcellacome di «un luogo di

Umanità, dove veniamo attorno all’altare del Signore per ascoltare la sua Parola e per ricevere il pane dell’Eucaristia, per imparare a volerci bene gli uni gli altri. Ma questa casa può essere anche il luogo dell’aggregazione dove ci si ritrova insieme per momenti di condivisione, fraternità e amicizia. Facciamo in modo – ha concluso l’arcivescovo di Spoleto e Norcia, rivolgendo una sorta di appello ai fedeli - che questa costruzione sia veramente una casa di umanità».

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