Redditi, 5.400 Paperoni convivono con 14mila umbri a reddito zero. Dipendenti e pensionati, dichiarano al fisco 19mila euro

Redditi, 5.400 Paperoni convivono con 14mila umbri a reddito zero. Dipendenti e pensionati, dichiarano al fisco 19mila euro
di Fabio Nucci
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Giovedì 5 Maggio 2022, 07:10

PERUGIA Dai 311 “paperoni” i 33mila contribuenti che dichiarano meno di mille euro. I dati Mef sui redditi comunicati nel 2021 indicano per l’Umbria quasi 625mila contribuenti, con un importo medio – considerando solo dipendenti e pensionati – di 19mila euro. Sullo sfondo, come rilevato dall’Ires Cgil dell’Umbria, alcune anomalie legate a una fase economica nella quale, quasi contemporaneamente, si espandono consumi di beni primari a buon mercato (anche alimentari) e quelli di lusso.
La distribuzione per classi di reddito per l’Umbria indica la presenza di 311 contribuenti che nel 2021 hanno dichiarato oltre 300mila euro. In totale i “ricchi” o pseudo tali della regione sono circa 5.400: contribuenti che incamerano più di 100mila euro l’anno. Si tratta di “paperoni” alla luce del sole: in 2.737 sono titolari di un reddito da lavoro dipendente, in 1.886 di una pensione. Risultano poi 1.500 soggetti titolari di reddito di lavoro autonomo e alcuni di essi dichiarano contemporaneamente anche redditi di altra natura. Si allunga la distanza tra “ricchi” e “poveri” e allo stesso tempo emergono anomalie e contraddizioni. «Abbiamo notato negli ultimi tempi uno spostamento di consumi di beni primari anche alimentari verso generi più economici – osserva Fabrizio Fratini, presidente Ires Cgil Umbria – con una maggiore attenzione meno sulla qualità, più sul prezzo del prodotto. Parallelamente, però, si rileva anche una ripresa dei consumi di beni di lusso che porta a ipotizzare, visti i redditi che rileva anche il Mef, che la possibile presenza di “sommerso” possa incidere. E su tale aspetto, come Ires Cgil, ci stiamo muovendo per raccogliere ulteriori dati e informazioni». Nell’analisi per classe di reddito complessivo, emerge anche che 33.191 soggetti dichiarano meno di mille euro di reddito, 50.200 tra i mille e i 5mila euro. In 14.508 dichiarano “zero” e tra questi figurano anche 37 lavoratori autonomi, 90 imprenditori e 4.400 titolari di reddito da partecipazione.
Considerando i soli redditi da lavoro dipendente, nella regione si calcola un importo medio di 19.586 euro mentre quelli da pensione non raggiungono i 18.230 euro, per una media pari a 19mila. Se si prendono in esame le dichiarazioni presentate, per i lavoratori dipendenti si rileva un reddito complessivo medio di 21.880 euro con una frequenza di 322.710 contribuenti. Quanto ai pensionati, si rileva la presenza di 242.949 contribuenti per un reddito complessivo medio di 21.350 euro. Tra i lavoratori si osserva inoltre che il 38% è titolare di prima casa e, quindi, opera la deduzione per l’abitazione principale; percentuale che tra i pensionati sale al 55%.
L’analisi dei dati Mef sulle dichiarazioni dei redditi presentate lo scorso anno, riferite ai redditi 2020, indica anche il peso del fisco nazionale sui bilanci degli umbri, coi lavoratori dipendenti che, ad esempio, contribuiscono con un’imposta netta (Irpef) totale versata pari a 1.245,936 milioni di euro per una media di 4.780 euro a persona.

Di questi, in 43.810 hanno chiuso “Unico” o “730” con un debito medio di 767 euro, per un totale di 33,585 milioni versati “cash” tra giugno e luglio 2021. Sui pensionati umbri, invece, l’imposta sul reddito delle persone fisiche netta, ha pesato per un totale di 935,173 milioni di euro, mediamente per 4.710 euro a contribuente. Sono 35mila quasi in questo caso i contribuenti che, dopo il conguaglio ed eventualmente l’inclusione di altri redditi oltre a quelli da pensione, si sono trovati a debito col Fisco per 23,632 milioni di euro, circa 680 euro a persona.

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