Calcio violento di periferia: tifosi scalano
la recinzione per sputare all'arbitro

Calcio umbro, le decisioni del giudice sportivo
di Riccardo Gasperini
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Giovedì 5 Dicembre 2013, 15:40 - Ultimo aggiornamento: 16:16
PERUGIA - Colpi di petto all’arbitro, tentativi di scavalcare recinzioni e pugni in faccia. Ma soprattutto una rissa che ha visto coinvolti tesserati e calciatori di due societ che militano nel campionato regionale Allievi.



Sono alcune delle motivazioni per le quali il giudice sportivo Marco Brusco ha emesso una serie di provvedimenti disciplinari in merito alle gare giocate lo scorso primo dicembre. Il viaggio nel settore meno sportivo del calcio umbro parte dall’Eccellenza, dove sul fronte dei calciatori compare una squalifica per cinque gare a Michele Quinto (Subasio) “per aver affrontato l'arbitro colpendolo volontariamente con il petto senza tuttavia provocare dolore”.



Il salto in prima categoria passa per i dirigenti, con l’inibizione a svolgere ogni attività fino al 28 febbraio 2014 per Fabrizio Mezzasoma (Agello A.S.D) perché “al termine della gara, durante lo svolgimento del terzo tempo, si avvicinava all'arbitro e rivolgeva nei suoi confronti ingiurie e minacce proseguendo in tale atteggiamento sino al rientro del direttore di gara nel proprio spogliatoio”. Nella stessa categoria, si è arrivati alle mani invece nella partita tra Real Avigliano e San Gemini (2-1). Tre turni di stop sono stati comminati a Roberto Sbrenna (Real Avigliano) e Boris Iacoponi Pinzi (San Gemini) “per aver colpito con un pugno al volto un calciatore della squadra avversaria”.



Dai pugni alla scalata delle recinzioni in seconda categoria, dove una ammenda di 600 euro è andata al Gs Alviano “per comportamento oltremodo offensivo e minaccioso nei confronti dell'arbitro per l'intera durata del secondo tempo”. Non solo. “Inoltre al 13' del secondo tempo mentre l'arbitro si trovava nei pressi della linea laterale per verificare le condizioni di un calciatore infortunato, alcuni individui si arrampicavano sulla rete di recinzione profferendo gravi minacce nei suoi confronti e lanciando sputi nella sua direzione senza tuttavia colpire”.



Sempre a carico di società, ma nella categoria degli Allievi regionali A1, due multe da 250 euro sono andate al Bastia 1924 ed allo Sporting Terni S.r.l.. Anche in questo caso identica la motivazione indicata dal giudice sportivo: “Al termine della gara, propri tesserati non identificati dall'arbitro, partecipavano ad una rissa con i calciatori avversari”.