«Umbria Mobilità, le nomine devono guardare a Terni».
Per Confartigianato è l'occasione di rilanciare il territorio

«Umbria Mobilità, le nomine devono guardare a Terni». Per Confartigianato è l'occasione di rilanciare il territorio
di Aurora Provantini
3 Minuti di Lettura
Martedì 21 Luglio 2020, 16:50

«Confartigianato ribadisce la necessità di operare scelte che tengano conto del merito e della conoscenza del territorio nelle nomine dei vertici delle aziende partecipate della Regione Umbria». Mauro Franceschini, presidente di Confartigianato Imprese Terni si aspetta che almeno per Umbria Mobilità  la scelta ricada «su una figura professionale che provenga dal territorio ternano».
«Il nuovo mandato di Umbria Mobilità, l’azienda umbra del trasporto pubblico, sarà particolarmente impegnativo a causa della necessità di raggiungere e consolidare l’equilibrio finanziario - sottolinea Franceschini -  ma sarà anche essenziale per il territorio regionale. Infatti l’assetto attuale del trasporto pubblico e privato presenta da decenni notevoli punti critici che impediscono l’omogeneizzazione dei territori umbri e che stanno stabilizzando forze centrifughe sia in termini di imprese che di residenzialità».
Anni di politiche scarsamente efficaci nella capacità di rappresentanza delle esigenze degli umbri nei confronti delle scelte nazionali, hanno determinato una situazione dei trasporti problematica e in grado di incidere negativamente sulle possibilità di sviluppo economico e sui livelli di coesione sociale regionale.
«La dorsale della E45 è di fatto l’unica direttrice che assicura una dimensione nazionale ai nostri territori e che garantisce in modo agevole il collegamento tra i due capoluoghi di provincia  -  fa notare Franceschini -  mentre è molto problematico  il tragitto della Flaminia soprattutto nel tratto Terni Spoleto. La Ferrovia Centrale Umbra nel tratto principale non è in esercizio da anni e le comunità interessate possono al massimo ricorrere ai servizi bus alternativi. Il collegamento ferroviario Roma Ancona che ha costituito il tradizionale asse dello sviluppo ferroviario regionale determinando l’importanza dei nodi di Terni e Foligno, oggi sembra perdere rilevanza strategica  nelle decisioni del Governo che punta su altre direttrici».
«Si profila un quadro a tinte fosche dove i problemi da risolvere sono diventati emergenze e nel quale la regione appare esposta a una azione di disarticolazione del territorio» – dichiara il presidente di Confartigianato Terni.
La riorganizzazione dei trasporti pubblici diventa essenziale per l’intera regione e in particolare per i territori dell’Umbria meridionale e orientale per non essere condannati alla marginalità.
I vertici di Umbria Mobilità che stanno per essere nominati sono chiamati a gestire una situazione difficile e a realizzare un rilancio indispensabile per tutti i terrotori. «Guardiamo con attenzione a questo passaggio amministrativo e rileviamo con soddisfazione che anche in questa occasione appare evidente quello che Confartigianato Terni ha espresso con forza in relazione alle nomine nelle partecipate regionali e cioè che i meriti e le competenze sono diffusi su tutto il territorio regionale e che, come è logico, anche l’Umbria meridionale esprime ottime professionalità da spendere per concorrere a migliorare la coesione sociale dell’Umbria e realizzare politiche che possano assicurare concrete prospettive di sviluppo economico».

© RIPRODUZIONE RISERVATA