Terni, Umbria Jazz Weekend: concerti anche in piazza Tacito
Pagnotta polemico: «Così è il festival de noartri»

Terni, Umbria Jazz Weekend: concerti anche in piazza Tacito Pagnotta polemico: «Così è il festival de noartri»
di Aurora Provantini
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Giovedì 28 Luglio 2022, 00:50 - Ultimo aggiornamento: 09:47

TERNI - Il cuore di Umbria Jazz torna a battere a Terni in un weekend di fine estate, dal 15 al 18 settembre. Nonostante l’indicazione di Carlo Pagnotta, anima e direttore artistico del festival, fosse di riappropriarsi delle date di Umbria Jazz Spring. Perché è nel periodo di Pasqua che arrivano i turisti. «E perché con l’edizione spring eravamo riusciti a riempire gli alberghi». Per Pagnotta non c’è modo migliore di promuovere un territorio se non attraverso la musica, soprattutto se è targata Uj. Ma non essendo lui a decidere («Sono le istituzioni a stabilire se è un festival per i turisti o un “festival de noialtri”» - ribadisce) si limita a presentare il cartellone 2022. Dopo aver doverosamente ringraziato Regione Umbria (Paola Agabiti), Fondazione Carit (Luigi Carlini), Comune di Terni (sindaco Latini e assessori Cecconelli, Fatale, Proietti). Già, i ringraziamenti: c’erano tutti ieri mattina a palazzo Leoni Montani, sede della Fondazione Carit, da sempre al fianco della manifestazione che riconosce nella città di Terni il suo terzo pilastro (dopo Perugia e Orvieto). Pagnotta apre la brochure svelando l’opera che costituisce il manifesto dell’edizione Weekend. L’autrice è Lucrezia Di Canio, 24 anni, figlia dell’ex calciatore della Lazio: «Il padre ci ha regalato tanti successi usando i piedi e la figlia un bel quadro usando le mani». Pagnotta sorride alla giovane artista che ha scelto di rappresentare, in forma astratta, il paesaggio umbro utilizzando i colori di Umbria Jazz. Nel pieghevole sono indicati tutti gli appuntamenti della quattro giorni. Tradotto in numeri parliamo di 45 eventi, 18 band, 100 musicisti, 11 location “fisse”, più la Cascata delle Marmore. La novità, rispetto allo scorso anno, è rappresentata dai concerti in piazza: della Repubblica (forse), piazza Tacito, largo Mazzancolli . «Quasi un filo che si collega con l'Umbria Jazz delle origini, alla vigilia del cinquantesimo anniversario della nascita» - fanno notare gli organizzatori. Anche se, prima di annunciare gli artisti, si dovrà procedere con i sopralluoghi di rito, considerato il cantiere aperto in piazza della Repubblica per i lavori di riqualificazione della Bct. Certo è, comunque, il “passaggio” dei Funk Off, The Good Fellas, Accordi Disaccordi, nelle strade e nelle piazze del centro. Mentre all’anfiteatro Romano si esibirà il J.P. BImeni & The Black Belts, africano del Burundi, londinese di adozione, che «è una delle più belle ed espressive voci soul degli ultimi anni» - sottolinea Pagnotta. Venerdì 16 arriverà Mario Biondi all’anfiteatro, con i suoi brani più celebri e quelli contenuti nel recente lavoro “Romantic”, uscito lo scorso 18 marzo. Sabato 17 sarà la volta di “Una serata tra amici”, spettacolo che Christian De Sica porterà in scena sulla scia dei ricordi, del cinema e della musica. In chiusura, il 18, Fabrizio Bosso in quartetto con ospite Nico Gori (clarinettista e sassofonista di straordinaria versatilità), presenterà per la prima volta “We wonder”, un omaggio al genio musicale di Stevie Wonder, suo idolo sin da quando ha iniziato a suonare le prime note alla tromba.

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