PERUGIA Influenza, casi quasi raddoppiati nei primi giorni di dicembre rispetto all’anno scorso, con la fascia di età da zero ai quattro anni che risulta essere la più colpita. L’Umbria, intanto, è tra le regioni con il livello di incidenza più alto tra sindromi influenzali e simil influenzali, posizionandosi sopra la soglia.
Complessivamente, in base ai dati della rete di sorveglianza Influnet dell’Istituto superiore di sanità, nella prima settimana di dicembre ci sarebbero stati oltre 5mila casi tra febbre e raffreddori: i bambini più piccoli, come detto, sono quelli più colpiti (il 15,61 per mille), mentre le altre fasce di età sembrano difendersi bene, complici probabilmente, sostiene il dottor Michele Mencacci pediatra e, segretario provinciale della Fimp Perugia, la Federazione italiana medici pediatri, «le mascherine che stanno proteggendo la fascia dai 6 anni anche dall'influenza, mentre con la chiusura delle scuole per le vacanze natalizie potremmo assistere a un ulteriore calo, con la campagna di vaccinazione che avviene di fatto fino a febbraio anche per evitare una concomitante infezione Sars-Cov 2». Insomma, occhi puntati sull’influenza che sta tendendo banco anche se pare che si stia assistendo a una lieve deflessione in questo momento e c’è molta attenzione da parte dei medici su quale potranno essere gli sviluppi nelle prossime settimane tra vacanze di Natale e feste in famiglia. Per ora parlano i dati: nella stagione 2020-2021 praticamente il virus non ha circolato e ora sembra prendersi tutto lo spazio lasciato libero lo scorso inverno. Cifre molto alte «che mai - sottolinea il pediatra - se non nel 2009 (anno dell'arrivo del ceppo H1N1) si erano osservate tra ottobre e dicembre. Se si fa una valutazione per età emerge che attualmente le sindromi simil influenzali sono appannaggio pressoché totale della fascia 0-4 anni». Ed ecco che i medici e i pediatri allungano il passo sulle vaccinazioni con una campagna mirata per i bambini 6 mesi 6 anni e per i "fragili" 7-14 (e conviventi), utilizzando il vaccino vivo attenuato (spray nasale) e inattivato (iniettivo) e il tutto avviene presso gli ambulatori o presso i distretti sanitari.