Perché se da una parte lo studio spiega che «le prevalenze del gioco d’azzardo nella popolazione generale (cioè compresa nella fascia di età 15-64 anni, ndr) sono assimilabili a quella nazionale », c’è la fascia di età che guarda ai giovani (15-34 anni) con valori superiori alla media nazionale per quanto riguarda il cosiddetto gioco problematico. Cioè sono soggetti che andrebbero raggiunti, secondo gli esperti, da iniziative di prevenzione o servizi di trattamento. Il numero è da brividi, al di là dei confronti con le percentuali nazionali. Si arriva infatti, a più di trentamila persone. Il profilo di problematicità del gioco è valutato con specifici test.
Il profilo e le caratteristiche distintive del giocatore d'azzardo problematico adulto è caratterizzato dall’essere poligambling, cioè utilizza vari tipi di gioco d’azzardo, dedica molto tempo al gioco e gioca molto frequentemente spendendo grandi quantità di denaro.
Ecco perché il rischio è che ci sia un passaggio alla categoria da allarme roso tra i giocatori che hanno un profilo di gioco definito problematico e i giocatori d’azzardo patologici. In Umbria, secondo gli ultimi dati del 2013, i giocatori d’azzardo patologici che sono stati presi in carico ai servizi erano 189. Malati di gioco oppure no, il gioco preferito, sia a livello nazionale che regionale è il lotto che va a braccetto con il superenalotto. In Umbria l’accoppiata lotto-superenalotto è seguita dal gratta e vinci e dal lotto istantaneo, altri giochi di carte, altri giochi di carte rispetto al poker e le scommesse sportive, a livello nazionale invece le preferenze si invertono, risultando più praticate le scommesse che altri giochi di carte.
Cresce il gioco on line (7,9%) del totale dei giocatori, anche se l’Umbria sconta una sorta di digital divide anche su quel fronte visto che il dato nazionale si arrampica sino al 10,4%. Il luogo privilegiato per giocare a soldi sono i bar-tabacchi, poi c’è la casa seguita dalle sale scommesse.
Secondo lo studio sulle dipendenze in Umbria la prevalenza del gioco d’azzardo nella popolazione studentesca nel 2013 sono leggermente inferiori a quelle nazionali. Questa tendenza non è confermata solo dagli studenti diciannovenni e dalle studentesse di 18 e 19 anni. Per esempio nel 2012, nonostante gli scarti percentuali osservati fossero minimi, la regione superava il dato nazionale. Sono di più i maschi a giocare rispetto alle ragazze. La vicinanza al gioco cresce con le età e non ci sono differenze tra il dato della provincia di Perugia e quella di Terni. rispetto alle rilevazioni precedenti il numeri dei maschi che ha giocato è stabile mentre cresce quello delle ragazze. La metà dei maschi nel corso dell’ultimo anno ha giocato tra le 3 e le 19 volte. Il 17% degli studenti ha giocato almeno venti volte. I giochi preferiti dai giovani studenti sono il gratta e vinci e il lotto istantaneo. Con un dato da brivido: 2400 giovanissimi umbri sono giocatori con profilo di gioco problematico, cioè a rischio patologia.
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