Gioco d'azzardo, 30mila umbri in pericolo

Gioco d'azzardo, 30mila umbri in pericolo
di Luca Benedetti
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Domenica 19 Aprile 2015, 18:28 - Ultimo aggiornamento: 18:30
PERUGIA Nel grande fascicolo sulle dipendenze messo in piedi dalla Regione dell’Umbria, c’è il capitolo sul gioco d’azzardo che segnala campanelli d’allarme né più né meno come quelli accesi dall’uso di droga e dal consumo di alcol.

Perché se da una parte lo studio spiega che «le prevalenze del gioco d’azzardo nella popolazione generale (cioè compresa nella fascia di età 15-64 anni, ndr) sono assimilabili a quella nazionale », c’è la fascia di età che guarda ai giovani (15-34 anni) con valori superiori alla media nazionale per quanto riguarda il cosiddetto gioco problematico. Cioè sono soggetti che andrebbero raggiunti, secondo gli esperti, da iniziative di prevenzione o servizi di trattamento. Il numero è da brividi, al di là dei confronti con le percentuali nazionali. Si arriva infatti, a più di trentamila persone. Il profilo di problematicità del gioco è valutato con specifici test.



Il profilo e le caratteristiche distintive del giocatore d'azzardo problematico adulto è caratterizzato dall’essere poligambling, cioè utilizza vari tipi di gioco d’azzardo, dedica molto tempo al gioco e gioca molto frequentemente spendendo grandi quantità di denaro.

Ecco perché il rischio è che ci sia un passaggio alla categoria da allarme roso tra i giocatori che hanno un profilo di gioco definito problematico e i giocatori d’azzardo patologici. In Umbria, secondo gli ultimi dati del 2013, i giocatori d’azzardo patologici che sono stati presi in carico ai servizi erano 189. Malati di gioco oppure no, il gioco preferito, sia a livello nazionale che regionale è il lotto che va a braccetto con il superenalotto. In Umbria l’accoppiata lotto-superenalotto è seguita dal gratta e vinci e dal lotto istantaneo, altri giochi di carte, altri giochi di carte rispetto al poker e le scommesse sportive, a livello nazionale invece le preferenze si invertono, risultando più praticate le scommesse che altri giochi di carte.

Cresce il gioco on line (7,9%) del totale dei giocatori, anche se l’Umbria sconta una sorta di digital divide anche su quel fronte visto che il dato nazionale si arrampica sino al 10,4%. Il luogo privilegiato per giocare a soldi sono i bar-tabacchi, poi c’è la casa seguita dalle sale scommesse.

Secondo lo studio sulle dipendenze in Umbria la prevalenza del gioco d’azzardo nella popolazione studentesca nel 2013 sono leggermente inferiori a quelle nazionali. Questa tendenza non è confermata solo dagli studenti diciannovenni e dalle studentesse di 18 e 19 anni. Per esempio nel 2012, nonostante gli scarti percentuali osservati fossero minimi, la regione superava il dato nazionale. Sono di più i maschi a giocare rispetto alle ragazze. La vicinanza al gioco cresce con le età e non ci sono differenze tra il dato della provincia di Perugia e quella di Terni. rispetto alle rilevazioni precedenti il numeri dei maschi che ha giocato è stabile mentre cresce quello delle ragazze. La metà dei maschi nel corso dell’ultimo anno ha giocato tra le 3 e le 19 volte. Il 17% degli studenti ha giocato almeno venti volte. I giochi preferiti dai giovani studenti sono il gratta e vinci e il lotto istantaneo. Con un dato da brivido: 2400 giovanissimi umbri sono giocatori con profilo di gioco problematico, cioè a rischio patologia.
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