Due anni senza Nikola, la mamma: «Guidate con coscienza»

Due anni senza Nikola, la mamma: «Guidate con coscienza»
di Ilaria Bosi
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Domenica 14 Marzo 2021, 14:33 - Ultimo aggiornamento: 17:19

SANT'ANATOLIA DI NARCO - Un dolore lungo due anni. Iniziato nel buio cupo di una galleria e, almeno per i suoi cari, destinato a non finire mai. Era la sera del 14 marzo del 2019, Nikola Duka stava rientrando a casa, poco dopo le 23. Sotto la galleria di Forca di Cerro lo schianto improvviso, imprevedibile, con una Volvo: per Nikola, 21 anni e tanti sogni, è stata la fine. E se nelle aule di giustizia è in corso il processo per omicidio stradale aggravato (al conducente della Volvo è stato rilevato un tasso alcolemico  pari a 1.72 g/l, quando il limite fissato dalla legge è di 0,5 g/l), il dolore della famiglia è sempre più devastante. Mamma Rezana non si dà pace e da quella notte terribile non ha mai smesso di battersi per avere giustizia. Ne è nata una campagna di sicurezza stradale molto forte, che non passa inosservata e scuote certamente le coscienze. Da quasi due anni a questa parte, il volto dolce di Nikola, appassionato di calcio e di musica, campeggia nei tanti manifesti con cui la mamma vuole lanciare un messaggio inequivocabile: quando ci si mette alla guida non si deve bere, perchè - come è accaduto a suo figlio - si rischia di uccidere persone innocenti. «O guidi o bevi», è stato uno dei primi messaggi, cui se ne sono aggiunti tanti altri.

Così Rezana cerca disperatamente di dare voce a Nikola, in attesa che la giustizia faccia il suo corso. «All'inizio - racconta - ti sono vicine tante persone, poi col passare del tempo quello che resta, forte, è soltanto il dolore di chi ha amato profondamente Nikola. Mio figlio non manca soltanto a me, ma anche al fratello e alla sorellina, per i quali Nik era un riferimento. Insieme a loro cerco di andare avanti, ma vorrei che nessuno subisse il dolore che sono condannata a vivere per sempre io. Bisogna essere responsabili e il più delle volte a pagare a caro prezzo i comportamenti di chi non rispetta le regole, sono i ragazzi più assennati, come è accaduto a mio figlio. Voglio ringraziare chi, dopo due anni, non ha mai smesso di essermi vicino. Apprezzo molto i piccoli gesti e mi ha commosso, di recente, quello di David che, in occasione del secondo anniversario, mi ha voluto ricordare Nikola come  piace a me. Sono gesti non scontati e che danno calore». 

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