Sos rincari, l'allarme di Cna: «Imprese in ginocchio, servono misure straordinarie»

Sos rincari, l'allarme di Cna: «Imprese in ginocchio, servono misure straordinarie»
di Ilaria Bosi
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Sabato 12 Marzo 2022, 10:54

PERUGIA - Sos rincari, imprese in ginocchio: «Servono misure straordinarie», vertice con i parlamentari umbri per portare sui tavoli istituzionali le problematiche che interessano tantissime imprese anche locali, il cui futuro è a un bivio. A promuovere l’iniziativa è Cna Umbria, che ogni giorno raccoglie la preoccupazione di migliaia di imprese, sempre più indecise tra il portare avanti le proprie attività o fermarsi. L’incontro pubblico, che l’associazione di categoria sta cercando di allargare anche alle istituzioni regionali è già in programma per sabato prossimo (ore 10.30 a Perugia, Hotel Quattrotorri), ma intanto a manifestare tutte le problematiche che interessano il settore è il presidente di Cna Umbria Michele Carloni. «Nel giro di due settimane – dice – siamo passati da una situazione di difficoltà per i rincari generalizzati e di preoccupazione crescente anche per le tensioni internazionali, a una che, di fatto, ci fa piombare in una vera e propria economia di guerra. Impensabile poterne uscire senza una collaborazione corale tra forze sociali, politiche, istituzionali». Ad aggiungere preoccupazione ad una situazione già di per sé critica, c’è anche l’impennata del prezzo di diesel, benzina e metano: «Il caro carburante – osserva Carloni - sta costringendo tutte le imprese del trasporto merci e persone a morire lentamente, strette tra due possibilità di scelta: fermare l’attività con il rischio di non riuscire più a ripartire, oppure continuare a lavorare in perdita. Gli aumenti vertiginosi delle bollette energetiche stanno creando difficoltà enormi a tutte le imprese di produzione che, per questo, sono di fronte allo stesso dilemma.

La mancanza di materie prime, i cui prezzi peraltro sono aumentati pesantemente, sta mettendo in discussione la ripresa delle imprese edili e degli impiantisti innescata dal Superbonus e dagli altri crediti di imposta. Per non parlare del settore del turismo, colpito duramente dalla pandemia, che oggi vede di nuovo messa in discussione la propria attività e si trova nell’impossibilità di fare una qualsivoglia programmazione, anche a breve termine. Una situazione estremamente difficile per tutti, famiglie comprese, che va gestita con un grande sforzo di collaborazione che coinvolga le persone, gli imprenditori, le loro associazioni, le forze sindacali, le istituzioni e, naturalmente, tutti i Paesi, a cominciare da quelli europei». Da qui la necessità, a livello regionale, di aprire un primo confronto: «All’incontro del 19 marzo – spiega Carloni - abbiamo invitato i nostri associati e gli eletti al parlamento italiano ed europeo nel territorio regionale, molti dei quali ci hanno già confermato la propria partecipazione. Siamo convinti che solo attraverso un confronto costruttivo si possa far fronte alle difficoltà e porre le basi per poterne uscire il prima possibile e alle migliori condizioni». Solo attraverso l’introduzione di misure straordinarie – evidenzia Carloni, riferendosi alle questioni affrontate nel vertice che si è svolto ieri a Versailles – si potranno attutire gli effetti di una situazione decisamente critica. 

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