Castel Ritaldi, la nuova cittadella scolastica è realtà

Il sindaco Elisa Sabbatini con il prefetto Gradone e la dirigente scolastica Maria Cristina Rosi in occasione del taglio del nastro della nuova scuola
di Ilaria Bosi
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Sabato 4 Settembre 2021, 13:49 - Ultimo aggiornamento: 13:50

CASTEL RITALDI - Dieci aule per la scuola primaria e sei per quella secondaria, cui vanno aggiunti gli spazi – interni ed esterni – per laboratori, attività tecnologiche e tutto quanto una scuola all’avanguardia può offrire. È stata inaugurata nei giorni scorsi e sarà a disposizione degli studenti della primaria e della secondaria di primo grado la nuova cittadella scolastica, realizzata a Castel Ritaldi negli spazi adiacenti alla storica sede della scuola. Un progetto che sfiora i 2.800mila euro, finanziato dal Miur e realizzato dalle amministrazioni che si sono succedute negli anni. Un percorso lungo, quello della realizzazione del Polo scolastico, di cui l’ex sindaco Andrea Reali ha più volte attribuito l’idea alla compianta amministratrice Aura Di Tommaso. E se la progettazione ha origini lontane, l’attuale amministrazione ha dimostrato di crederci e di portare avanti il progetto fino alla sua completa realizzazione. «Un sogno divenuto realtà», come ha detto la dirigente scolastica Maria Cristina Rosi. Il sindaco Elisa Sabbatini, che ha presenziato al taglio del nastro affiancata dai suoi amministratori e dal prefetto Armando Gradone, ha illustrato così i dettagli della nuova scuola, che punta ad attrarre studenti anche da fuori territorio: «Si tratta di una struttura Xlam in legno, su un unico piano, dotata di ampie aperture, alcune delle quali attivabili elettronicamente, pannelli solari e di un sistema antincendio all’avanguardia.

Grande importanza si è data anche agli spazi esterni, che in estate saranno al servizio delle famiglie». L’amministrazione Sabbatini, per abbattere l’utilizzo della plastica e favorire l’uso delle borracce, installerà a breve davanti al plesso anche una fontanella di acqua depurata. In corso d’opera, è stato spiegato, sono anche stati rimodulati gli spazi interni (arredati con fondi comunali) secondo un progetto finalizzato a favorire i nuovi canoni di una didattica innovativa. «Questa scuola – ha detto la sindaca – rappresenta la rinascita ed è un investimento sul futuro dei nostri figli. Una struttura sicura al cento per cento e una scuola che, come amministrazione, consideriamo un po’ la nostra creatura: un obiettivo centrato».

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