Uj alla conquista di Cina e Brasile:
ufficializzate le prossime trasferte

Uj alla conquista di Cina e Brasile: ufficializzate le prossime trasferte
di Michele Bellucci
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Lunedì 16 Luglio 2018, 13:31
PERUGIA - Ad anticipare la notizia era stato il direttore della Fondazione Umbria Jazz Giampiero Rasimelli sabato mattina: «Pagnotta scalpita perché stiamo discutendo in queste ore con i brasiliani per fare l'anno prossimo un Festival a San Paolo». Ora l'accordo è ufficiale e anche le date sono state rese note. Uj sbarcherà con una serie di concerti a San Paolo del Brasile dal 10 al 14 aprile 2019, con una presentazione ufficiale fissata per il 15 agosto al Bourbon Street, club dove Danilo Rea terrà un piano solo per l'occasione. Così, dopo due notti memorabili all'Arena (le due "brazilian night" per l'appunto che hanno visto sul palco Gilberto Gil, Caetano Veloso e uno Stefano Bollani in versione carioca) ecco la conferma che l'amore tra il festival jazz e la terra verdeoro è ormai una certezza.

Come del resto è una certezza il legame con la Cina, che si stringerà ancor di più durante i prossimi mesi. E' stata infatti ufficializzata ieri con una suggestiva cerimonia del tè l'alleanza tra Fondazione UJ e Federalberghi Umbria per la promozione del territorio umbro e la valorizzazione della capacità attrattiva della regione su scala internazionale, partendo proprio dalla Cina. Una delegazione del Sichuan ha presenziato la cerimonia, come era prevedibile sin dal primo giorno di Festival con la presenza in città dell'Ambasciatore della Cina in Italia Li Ruiyu, del nuovo presidente dell'Associazione Italia-Cina Alberto Bombassei e di alcuni rappresentanti del celebre club Blue Note di Tokio. Ora l'obiettivo è quello di portare il festival umbro all'edizione numero 17 della Western China International Fair, che si terrà dal 20 al 24 settembre alla Fiera dell'Ovest di Chengdu, uno degli appuntamenti più importanti per la promozione di eventi e aziende internazionali in Cina. L'Italia sarà ospite d'onore e il Ministero dei beni culturali e l'ambasciata a Pechino stanno discutendo in queste ore i termini dell'accordo relativamente allo spazio che avrà Umbria Jazz.

Ma la Cina e il jazz avranno anche una nuova luna di miele, a Changsha dall'1 al 7 ottobre durante la Music Week. C'è un programma di concerti già definito: sul palco saliranno il quartetto di Fabrizio Bosso, i Funk Off, il Big Easy trio con Karima, Mauro Ottolini e Roberto De Nittis, il quintetto di Alan Harris e la Bob Malone Band. Umbria Jazz sarà in questa occasione l'ospite speciale e avrà il compito di inaugurare il parco giochi (e commerciale) costruito dalla HB Town: «È nostra ferma intenzione lavorare assieme all’organizzazione della prima grande rassegna di musica jazz in Cina - ha scritto il presidente della HB Town Li Qi Dong in una lettera a Rasimelli - nella convinzione che Changsha e in particolare il progetto che stiamo sviluppando, come sua naturale collocazione, possano presto diventare una piattaforma privilegiata per l'introduzione di esperienze di eccellenza nel settore dell'arte, della musica e degli spettacoli. La Cina, nonostante il processo di apertura culturale ed economia in atto, difetta ancora di una manifestazione di livello internazionale dedicata alla musica jazz». 
«La collaborazione tra Umbria Jazz e Federalberghi - ha sottolineato ieri Rasimelli durante la cerimonia del tè - punta alla valorizzazione e al potenziamento della capacità attrattiva dell'Umbria. Questo non solo per il festival estivo ma penso anche a Terni, a Orvieto e a tutte le iniziative internazionali che faremo. In questi anni abbiamo cominciato a scandagliare, con un certo successo, le tante potenzialità che la Cina offre. Questa cerimonia apre la strada all'ulteriore collaborazione e proiezione internazionale del festival». 
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