Il Registro tumori Umbria non è più finanziato: da novembre stop alla raccolta dati, sciolto il team di ricerca

Il Registro tumori Umbria non è più finanziato: da novembre stop alla raccolta dati, sciolto il team di ricerca
di Aurora Provantini
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Sabato 12 Settembre 2020, 07:43 - Ultimo aggiornamento: 07:44

TERNI Il Registro Tumori Umbro di Popolazione non esiste più. Il decesso è datato novembre 2019. Da allora, di fatto, la Regione dell'Umbria lo ha soppresso lasciando scadere l'ultima convenzione con l'Università di Perugia e permettendo che il personale incaricato ad elaborare i dati se ne andasse a casa. Istituito nel 1993 presso l'osservatorio epidemiologico della Regione dell'Umbria, dato in gestione al dipartimento di igiene dell'Università degli studi di Perugia, accreditato nel 1998 da una specifica commissione dell'associazione italiana dei registri tumori (Airtum), è poi approdato al dipartimento di Medicina Sperimentale, sezione di Sanità Pubblica, fino alla fine dei suoi giorni. Con lui se ne va pure il Registro Nominativo delle Cause di Morte (Rencam), nato per rilevare i dati di mortalità dei residenti, e non solo. Fabrizio Stracci, docente di sanità pubblica all'Università di Perugia e responsabile scientifico del Registro Tumori Umbro dal 2013, fa notare che con la scomparsa del Registro Tumori scompare anche il Registro dei Mesoteliomi e Tumori naso sinusali. «E' scaduta l'ultima convenzione con l'Università a novembre 2019 spiega Fabrizio Stracci e il gruppo di ricerca che coordinavo si è di fatto sciolto. Una squadra di giovani ricercatori, medici specializzati, ingegneri informatici, statistici, con grosse competenze e contratti a termine, che sarà difficile ritrovare». «Il nostro Registro dei Tumori - aggiunge Stracci - ha raggiunto negli anni livelli di eccellenza internazionali collaborando con la Rete Oncologia dell'Umbria e con i servizi di screening, sviluppando capacità di effettuare indagini ambientali maggiore rispetto agli altri registri regionali grazie alla geo codifica di popolazione».

Il consigliere Thomas De Luca. Il consigliere regionale pentastellato Thomas De Luca presenterà in Regione un'interrogazione sulla soppressione del Registro Tumori di Popolazione. Nella premessa De Luca spiega che «L'Umbria è stata la prima regione in Italia ad attivare il Registro Tumori a copertura regionale, che attraverso una prima interrogazione depositata in data 2 febbraio 2020, il sottoscritto aveva richiesto alla Giunta di esplicitare le proprie intenzioni in merito al rinnovo della convenzione con l'Università di Perugia a distanza di settimane dalle promesse dell'Assessore Coletto, interrogazione che è bene sottolineare non ha mai avuto risposta, e infine che dopo più di 90 giorni, quindi ben oltre i termini regolamentari, ho ripresentato tale interrogazione chiedendo l'immediata calendarizzazione nella seduta del 25 giugno 2020».

De Luca sottolinea che «la funzionalità del Registro Tumori è imprescindibile per qualsiasi attività d'indagine epidemiologica sul territorio» e che non aver ripristinato la funzionalità del Registro «avrebbe bloccato l'invio dei dati utili all'avanzamento dello Studio Sentieri da parte dell'Istituto Superiore di Sanità per quanto riguarda l'area Terni-Papigno». Il consigliere ritiene che «il controllo delle patologie neoplastiche rappresenti una componente fondamentale nella lotta ai tumori, perseguita in tutto il mondo e resa possibile grazie all'opera dei Registri Tumori presenti in tutte le nazioni avanzate e riuniti nella International Association of Cancer Registries» .

La richiesta. Perciò chiede alla Giunta Regionale ««se sia cosciente delle conseguenze devastanti della soppressione del Registro e se intenda dare seguito alle promesse disattese, oppure palesare il chiaro intento politico di ostacolare le analisi dei dati nelle aree di crisi ambientale della nostra regione».

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