Trucco per avere la cittadinanza,
indagati due dipendenti del Comune di Todi

I carabinieri durante la conferenza stampa
di Luigi Foglietti
1 Minuto di Lettura
Venerdì 12 Aprile 2019, 16:51 - Ultimo aggiornamento: 18:36
TODI - I carabinieri della compagnia di Todi hanno stroncato un ricco giro d’affari legato alla concessione “iure sanguinis” della cittadinanza italiana a cittadini brasiliani che non ne avevano diritto. L’operazione ha portato i carabinieri a dare esecuzione ad una ordinanza di applicazione di misure cautelari interdittive emessa dal Gip del tribunale di Spoleto nei confronti di quattro persone, di cui due pubblici ufficiali e due esercenti di attività di disbrigo pratiche. Un servizio poteva costare 7/8mila euro e ne sono stati chiusi oltre 70 in pochissimi giorni, invece del lungo tempo necessario e dell’iter difficile.

La procedura messa in essere dalle due agenzie svolgimento pratiche gestite da cittadini brasiliani, che operavano una a Terni e una a Todi, con la correità di due pubblici ufficiali dipendenti del comune di Todi, prevedeva la registrazione dell’atto di nascita dei soggetti stranieri nel registro anagrafico e in quello informatico della cittadinanza italiana previa iscrizione nelle liste anagrafiche comunali. Il tutto senza i necessari documenti. Nella rete anche un calciatore. La cittadinanza era richiesta per acquisire il passaporto italiano che avrebbe consentito la libera circolazione nei paesi europei.
© RIPRODUZIONE RISERVATA