La procedura messa in essere dalle due agenzie svolgimento pratiche gestite da cittadini brasiliani, che operavano una a Terni e una a Todi, con la correità di due pubblici ufficiali dipendenti del comune di Todi, prevedeva la registrazione dell’atto di nascita dei soggetti stranieri nel registro anagrafico e in quello informatico della cittadinanza italiana previa iscrizione nelle liste anagrafiche comunali. Il tutto senza i necessari documenti. Nella rete anche un calciatore. La cittadinanza era richiesta per acquisire il passaporto italiano che avrebbe consentito la libera circolazione nei paesi europei.
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