Trovato morto a trent'anni in casa
è mistero sulle cause

Trovato morto a trent'anni in casa è mistero sulle cause
di Walter Rondoni
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Mercoledì 20 Luglio 2022, 07:30

CITTA’ DI CASTELLO L’hanno trovato esanime i genitori. È giallo sulla drammatica fine di un trentatreenne alla cui soluzione stanno lavorando gli investigatori del commissariato di polizia di Città di Castello. La scoperta del cadavere, in un appartamento del centro storico, risalirebbe a lunedì sera. Immediata la richiesta d’intervento al 118 che ha potuto solo constatare l’avvenuto decesso. Il ragazzo ed i suoi tre fratelli sono gli eredi una famiglia molto stimata. «Gente di una serietà unica», bisbigliano i conoscenti, angosciati per una tragedia al momento non spiegabile. In molti ricordano quel giovane, brillantissimo studente, avviato, così dicono, ad una luminosa carriera di insegnante. Ma un bruttissimo giorno dentro di lui qualcosa si è rotto. E’ cominciata la dura battaglia contro i demoni dell’anima. Forse proprio lì (ma anche in un malore improvviso, da non scartare per l’assenza di tracce di violenza sul corpo) andrebbero cercate le radici di un lutto che ha sconvolto l’intera città. Per adesso, doverosamente, chi indaga prende in considerazione ogni ipotesi, anche quelle in apparenza tra le più defilate, escluse dalla circostanza che il 33enne non aveva precedenti, né risultava segnalato come assuntore di sostanze. Un uomo “pulito”, insomma. Dubbi ed interrogativi per i quali il magistrato che coordina le indagini chiederà risposte al medico legale in sede di esame autoptico. Una tragedia che richiama perfino in alcuni passaggi molto simili (almeno fino a prova contraria) quanto accadde a maggio sempre nel “cuore” di Città di Castello. Quella volta, all’ultimo piano del civico 11 di via Borgo Farinaio, venne scoperto il cadavere di un 41enne, persona mite ed “amico degli amici”. Il poveretto viveva solo e non vedendolo da qualche giorno né ricevendo risposte a messaggi e telefonate, un amico lo cercò a casa. Scoprì così il corpo ai piedi del letto con una frattura alla gamba sinistra ed una ferita lacero contusa alla testa, nonché «tracce ematiche in vari ambienti», come informò la Procura. Uno scenario inquietante, anche se non furono trovati segni di effrazione alla porta d’ingresso e la seppur minima quantità di stupefacenti o superalcolici. Solo un diffuso disordine da single. I riscontri peritali esclusero in seguito qualunque responsabilità di terzi e stabilirono che le lesioni erano compatibili con una caduta accidentale. 
Intanto, da qualche giorno i carabinieri della Stazione tifernate hanno eseguito un provvedimento restrittivo emesso dalla Procura della Repubblica presso il tribunale dei minori di Ancona a carico di un rumeno, da poco residente a Città di Castello, che deve scontare 16 mesi di reclusione.

Il ragazzo, oggi 24enne, minore all’epoca, insieme ad alcuni coetanei italiani e stranieri aveva messo a segno colpi nelle province di Firenze e di Pesaro. Le indagini si erano concluse con l’arresto dell’intera banda dopo l’ennesimo furto su un’auto in sosta nell’Empolese. 

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