Ianniello, presidente del Tribunale: «Con la pandemia violenza di genere in aumento: processi più veloci a tutela delle donne e dei figli»

Ianniello, presidente del Tribunale: «Con la pandemia violenza di genere in aumento: processi più veloci a tutela delle donne e dei figli»
di Nicoletta Gigli
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Mercoledì 25 Novembre 2020, 10:36 - Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 12:15

TERNI «L’emergenza pandemia ha visto aumentare i ricorsi per separazione, soprattutto di quelli in cui la donna afferma di essere vittima di violenza, ma l’attenzione prestata da parte del foro di Terni ha consentito di fornire risposte rapidissime. Ordine degli avvocati e tribunale hanno siglato un protocollo per gestire durante l’emergenza le udienze civili e quelle in materia di famiglia con strumenti alternativi, scongiurando rischi di paralisi dell’attività giudiziaria. Questo ha permesso alla sezione civile di evadere un numero di procedimenti pari, e in alcuni casi superiore, a quello definito negli anni precedenti».

Le strategie. Monica Velletti, presidente della sezione civile, fa il punto sulle strategie con cui il tribunale ternano sta affrontando il fenomeno della violenza di genere: «La trattazione di ricorsi di separazione, divorzio e per l’affidamento dei figli, quando sono riferiti fatti di violenza, segue una corsia privilegiata, con fissazione dell’udienza nei casi più gravi entro un mese - spiega Monica Velletti.

E’ attivo il coordinamento tra i giudici penali e quelli civili e il dialogo tra questi ultimi e la procura è continuo. Fondamentale il ricorso all’ascolto del minore, con tutte le cautele del caso, che può fornire al giudice civile elementi utilissimi per verificare la situazione all’interno della famiglia».

Aree di specializzazione. A palazzo di giustizia ormai da qualche anno sono al lavoro le aree di specializzazione sulla violenza di genere volute dalla presidente, Rosanna Ianniello, per garantire, in un settore così delicato, competenza e sollecitudine. «Nel tribunale collegiale vi è un collegio di tre giudici dedicato ai reati più gravi legati alla violenza di genere, e in particolare alla violenza sessuale, che ha un’udienza fissa ogni mese e può trattare con celerità i processi assegnati» - conferma Rosanna Ianniello.

Arretrato eliminato. «Oggi ci sono 23 procedimenti pendenti ma nessuno è ultra-triennale in quanto l’arretrato è stato eliminato. I tempi di trattazione dei singoli procedimenti, mediamente di 6 mesi, patiscono, come in tutti i settori, i disagi ed i rinvii disposti a causa dell’emergenza covid». Nel tribunale monocratico è il giudice, Dorita Fratini, a trattare i processi per violenza, soprattutto i maltrattamenti in famiglia: «Le pendenze sono 109 e, per merito del lavoro svolto, sono in forte diminuzione rispetto al passato» dice la presidente. Che al giudice togato ha affiancato il giudice onorario, Monica Lorenzini, che si occupa della violazione degli obblighi di assistenza familiare, in particolare quelli di carattere economico, come l’omesso versamento degli alimenti.

Violenza economica. «La violenza economica - precisa Ianniello - costituisce una forma di violenza parallela e non secondaria rispetto a quella fisica e morale e spesso, proprio sul conflitto economico, si innescano reazioni violente”. Oggi le pendenze in carico al giudice Lorenzini sono 45, un numero contenuto che consente una rapida trattazione. Oggi si rinnova l’appuntamento con #questononèamore, la campagna della polizia contro la violenza. Con un quadro non idilliaco: in nove mesi la questura si è occupata di sei episodi di violenza sessuale, che si aggiungono ai 10 dell’anno scorso, di 50 maltrattamenti in famiglia e 28 atti persecutori.

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