Il tribunale diventa 2.0: udienze e interrogatori su internet. E gli atti si passano in chat

Il tribunale diventa 2.0: udienze e interrogatori su internet. E gli atti si passano in chat
di Egle Priolo
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Venerdì 13 Novembre 2020, 07:45 - Ultimo aggiornamento: 08:26

PERUGIA - Udienze al Riesame, interrogatori di garanzia, convalide di arresti: il tribunale penale diventa 2.0. E contro i contagi da coronavirus, diversi momenti dell'attività giudiziaria si spostano su internet. È quanto prevede il protocollo firmato ieri dal presidente del tribunale Mariella Roberti, dal procuratore capo Raffaele Cantone, dal presidente dell'Ordine degli avvocati Stefano Tentori Montalto e dal presidente della Camera penale Vincenzo Bochicchio.

Undici pagine che disciplinano le prossime attività e la partecipazione alle udienze penali, riprendendo il dettato dell'ultimo decreto legge (137/2020) sulle misure per la tutela della salute connesse all'emergenza sanitaria. «Le udienze che potranno essere celebrate con il collegamento da remoto sono in via principale quelle camerali», si legge nella premessa, con il collegamento che «va utilizzato, ove possibile, per la partecipazione all'udienza di persone detenute o internate» e la necessità del «consenso delle parti per le udeinze preliminari e quelle dibattimentali e che il collegamento da remoto non potrà comunque essere utilizzato per l'audizione di testimoni, l'esame delle parti, di consulenti o periti ovvero per le discussioni dei giudizi abbreviati e dibattimentali». Quindi «ove possibile» passano per la rete gli interrogatori di garanzia, le udienze di convalida di arresti e fermi o davanti al Riesame, le udienze camerali di gip e gup e quelle dibattimentali di mero rinvio o le “filtro”. Con tanto di «stanza virtuale» con una chat attiva in cui le parti potranno produrre documenti, avanzare istanze e scambiarsi atti della cui avvenuta produzione e ricezione si darà atto nel verbale di udienza.
Una necessità, quella di svolgere parte dell'attività sulla piattaforma Teams, che dipende anche dall'edilizia giudiziaria in città «pur disponendo il tribunale di un'aula per la videoconferenza (Aula Affreschi), questa è ordinariamente impegnata per la trattazione dei processi dibattimentali (nella scarsa disponibilità di aule adeguate nell'edificio ex Enel) ovvero per richieste anche di altri tribunali di audizione di collaboratori di giustizia».

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