Sarebbero tre al momento le manifestazioni di interesse: una riconducibile alla produzione di pellicola per alimenti e tabacchi, una diversa ma legata comunque al settore della chimica e la terza rappresentata dal colosso delle telecomunicazioni Hgm che è sul tavolo da tempo ma che al momento non avrebbe ancora presentato il piano industriale. Meno di un mese fa negli stabilimenti di Treofan c'era stata la visita del gruppo polacco rappresentato dall'ex amministratore delegato di Moplefan nei primi anni Duemila, all'epoca di proprietà israeliana, Michael Yanovski, e dall'ex direttore di stabilimento in Belgio, Roberto Parri.
Gruppo che ha linee di produzione di film in Europa e sarebbe interessato sia a rimettere avanti gli impianti che ad assorbire personale. In quella stessa occasione Parri e Yanovski avevano incontrato l'assessore regionale allo sviluppo economico, Michele Fioroni, che si trovava negli stabilimenti di Novamont con una rappresentanza del Ministero per analizzare gli aspetti tecnici e le criticità legate al rilancio del polo chimico. Recentemente Fioroni ha ammesso la presenza di «investitori legati al settore» e di «novità da attendere con interesse». Ma, ad oggi, le azioni che si attendono dalla Regione per valorizzare il polo chimico e in particolare attraverso la costruzione di un soggetto misto pubblico-privato che dal punto di vista dei servizi interni possa aiutare ad abbassare i costi restano solo teoria. La stessa Novamont è stata costretta nei mesi scorsi a ricorrere alla cassa integrazione per i costi di energia, materie prime, ma anche di gestione.
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