Treofan, un altro anno di cassa integrazione

Treofan, un altro anno di cassa integrazione
di Lorenzo Pulcioni
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Venerdì 3 Marzo 2023, 08:58
TERNI Via libera ad un altro anno di cassa integrazione dal Ministero del Lavoro per i lavoratori Treofan. Una formalità dal punto di vista tecnico che ha portato via poco più di un'ora dopo che dieci giorni fa era stato firmato in Regione l'accordo per attivare le politiche attive propedeutico all'estensione per altri dodici mesi degli ammortizzatori sociali. Da stabilire, invece, il nuovo tavolo tecnico al Ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla reindustrializzazione, dopo il rinvio dell'incontro che doveva esserci a fine febbraio e del quale, ad oggi, non si conosce la data. «Con un ulteriore anno di cassa integrazione - commenta Fabrizio Framarini, segretario generale Femca Cisl Umbria - c'è tutto il tempo per valutare le proposte di acquisizione giunte sul tavolo del liquidatore e di chiudere quindi l'eventuale accordo di cessione. Bisogna trovare una soluzione seria per Treofan, anche in ottica di salvaguardia dell'intero polo chimico, perché altrimenti la situazione si complicherebbe ulteriormente anche per le altre aziende ancora presenti al suo interno».
Sarebbero tre al momento le manifestazioni di interesse: una riconducibile alla produzione di pellicola per alimenti e tabacchi, una diversa ma legata comunque al settore della chimica e la terza rappresentata dal colosso delle telecomunicazioni Hgm che è sul tavolo da tempo ma che al momento non avrebbe ancora presentato il piano industriale. Meno di un mese fa negli stabilimenti di Treofan c'era stata la visita del gruppo polacco rappresentato dall'ex amministratore delegato di Moplefan nei primi anni Duemila, all'epoca di proprietà israeliana, Michael Yanovski, e dall'ex direttore di stabilimento in Belgio, Roberto Parri.
Gruppo che ha linee di produzione di film in Europa e sarebbe interessato sia a rimettere avanti gli impianti che ad assorbire personale. In quella stessa occasione Parri e Yanovski avevano incontrato l'assessore regionale allo sviluppo economico, Michele Fioroni, che si trovava negli stabilimenti di Novamont con una rappresentanza del Ministero per analizzare gli aspetti tecnici e le criticità legate al rilancio del polo chimico. Recentemente Fioroni ha ammesso la presenza di «investitori legati al settore» e di «novità da attendere con interesse». Ma, ad oggi, le azioni che si attendono dalla Regione per valorizzare il polo chimico e in particolare attraverso la costruzione di un soggetto misto pubblico-privato che dal punto di vista dei servizi interni possa aiutare ad abbassare i costi restano solo teoria. La stessa Novamont è stata costretta nei mesi scorsi a ricorrere alla cassa integrazione per i costi di energia, materie prime, ma anche di gestione.
 
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