Treofan Terni: il sindacato nazionale chiede incontro urgente sulla vertenza. Proposte contrastanti

Lo stabilimento Treofan
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Lunedì 6 Luglio 2020, 20:01
Entrano in campo anche i sindacati nazionali, che si uniscono alla Rsu per contrastare il discorso della vendita della storica fabbrica ternana della Treofan.
E sono a sottolineare “l’atteggiamento ostile e provocatorio dell’a.d. Kaufmann”, che ha dichiarato da subito come unica soluzione la vendita del sito Ternano.
“Subito dopo il termine della riunione, siamo stati richiamati dal management locale, affermando come al solito dichiarazione contrastanti del’ A.D., indicando la vendita del sito ternano come ultima possibile soluzione.
Il management locale ha informato il sindacato dell’offerta della società:
•        Il ripristino delle 151 unità, in aggiunta alle persone per far marciare la taglierina in arrivo da Battipaglia.
•        La conferma che la taglierina per rotolini sarà trasferita da Battipaglia e che saranno trasferiti gli ordini per farla marciare.
•        È stata confermata l’intenzione della società di qualificare nuovi prodotti per supportare i volumi della laccatrice e l’intenzione di ripristinare i due silos per il rigranulatore per migliorare la gestione dei cascami.
Il sindacato ha ribadito la necessità che queste proposte vengano messe in forma scritta firmate dal A.D. e dal dott. Ashish Saxena. E che questa comunicazione dovrà essere inviata in copia al Mise.
“La proposta del’A.D. deve contenere più dettagli e comprendere le tempistiche delle azioni e dove applicabile, una stima delle tonnellate previste. Nel caso in cui si avesse la comunicazione in forma scritta verrà valutata sul tavolo ministeriale con la proprietà Jindal, nell’eventualità avessimo riscontri positivi ci impegniamo già da ora a dare apertura rispetto alla consegna dei prodotti finiti.
Tuttavia le OO.SS. scriventi restano dubbiose, in primis per le dichiarazioni come al solito contrastanti, ma soprattutto perché non si vedono azioni veloci per il ripristino degli ordinativi, secondo noi gli ordini sono la base fondamentale per ogni tipo di relazione sindacale.
 
Anche in data odierna l’AD continua a non rispettare le normative del CCNL, specificatamente l’art. 28 che regola le relazioni sindacali, in quanto, anche in regime di sciopero continua nello spostamento di ordini e prodotti dal sito di Terni verso gli altri siti Jindal, dichiarando la causa di forza maggiore verso i clienti e minacciando il blocco della produzione per i fermi macchina causati dallo sciopero.
Nel frattempo le OO.SS. per ridurre i danni alla società e mostrare senso di responsabilità non fermeranno le linee di estrusione e la laccatrice nei prossimi scioperi, quindi almeno fino a domani le linee marceranno (la laccatrice è ferma dallo scorso lunedì per mancanza ordini e secondo l’attuale back-log non partirà prima di mercoledì).
Confermiamo di voler lavorare con questa società e questo azionista ma vogliono essere rassicurati sul futuro del sito non vedendo alcuna azione concreta in tal senso. Non vediamo alcuna continuità produttiva per le linee di estrusione, ma soprattutto nessuna volontà di mantenere gli attuali clienti e di trovarne di nuovi per il sito.
La RSU rimane in attesa di una imminente convocazione dal MISE sottolineando la necessità della presenza della proprietà Jindal a tale incontro”
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