Treni, lavori sulla Orte-Falconara: Roma più vicina dal 2026

La stazione Termini a Roma
di Luca Benedetti
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Sabato 22 Maggio 2021, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 13:40

PERUGIA - I numeri arrivano dalle Marche. Ma l’Umbria è dentro alla partita a pieno titolo. Arrivano dalle Marche perché nei giorni scorsi la giunta guidata da Francesco Acquaroli ha deliberato, di fatto, il suo via libera al potenziamento della Orte-Falconara dopo il protocollo d’intesa sottoscritto con Rfi, Mit e Regione Umbria.
Entro il 2026 dalle Marche verso Roma si potranno risparmiare fino a 49 minuti sul viaggio e l’Umbria avrà il suo vantaggio netto che può arrivare sui venti minuti a eleggere la tabelle allegate alla delibera della giunta marchigiana che va sotto al titolo di “recupero percorrenza interventi a medio termine”.
Nel dettaglio nel tratto Falconara-Castelplanio si recuperano fino a sette minuti, in quello Castelplanio-PM228- Fabriano fino a nove minuti, Fabriano-Foligno fino a cinque minuti, Foligno-Spoleto tre minuti, Spoleto-Terni fino a cinque minuti che diventano quindici per i treni che oggi sono “incrocianti” e Terni-Orte fino a dieci minuti.
Se sul fronte dei tempi gran parte degli interventi vengono indicati entro il 2026, il raddoppio della Spoleto-Terni che è il vero nodo della Orte-Falconara riveduta e corretta, porta verso la data del 2030.
Spiegano dalla Marche nella delibera dei giorni scorsi: «Complessivamente, per alcuni servizi il recupero di percorrenza tra Ancona ed Orte (e quindi Roma) potrà dunque essere pari a circa 39’». E in quel recupero il tratto umbro avrà un peso chiave.
Le indicazioni del gruppo di lavoro da cui ha preso la base la delibera della giunta marchigiana individua scenari e interventi di medio termine che sono quelli che permetteranno di rendere più moderna, sicure a veloce una direttrice strategica per l’Umbria. Dove i treni, in diversi tratti, come anticipato su quete colonne nelle scorse settimane dall’assessore alle Infrastrutture della Regione Umbria, Enrico Melasecche, potranno arrivare a viaggiare anche a duecento chilometri orari.
Nella tratta Falconara–Foligno il gruppo di lavoro propone cinque interventi chiave. Quelli che riguardano l’Umbria passano per il tratto Fabriano-Foligno con «intervento sia di tipo tecnologico finalizzato alla velocizzazione della tratta, sia di tipo infrastrutturale “leggero” attraverso puntuali rettifiche di tracciato, nonché interventi mirati di Prg nelle stazioni di Gualdo Tadino e Nocera. Relativamente ai suddetti interventi di tipo tecnologico, Rfi propone di effettuare- è scritto nella delibera- l’upgrade del sistema di distanziamento e degli apparati di stazione. L’implementazione delle tecnologie per la velocizzazione sulle tratte prioritarie è compresa nel Pnrr approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 gennaio 2021».
Se nel tratto tra Foligno e Spoleto viene proposto di «incrementare la velocità massima fino a 200 km/h con un intervento sia di tipo tecnologico, sia di tipo infrastrutturale “leggero” attraverso puntuali rettifiche di tracciato», più complessa la situazione nella tratta Spoleto-Terni per «approfondire il raddoppio, partendo dalle valutazioni già effettuate nel progetto definitivo del 2013». Viene indicata, comunque la possibilità di incrementare la velocità massima fino a 200 chilometri all’ora.
Gli interventi che potranno esser realizzati entro il 2026 sono coperti dai fondi del Recovery Plan e per quanto riguarda la parte umbra si prevede la realizzazione degli interventi tecnologici. Per alcuni lavori va trovata la copertura finanziaria(alcune fasi funzionali del nuovo collegamento PM228- Castelplanio in territorio marchigiano) e una parte degli interventi tecnologici. Mentre fuori dai giochi c’è al momento il raddoppio Spoleto-Terni. La delibera delle Marche spiega: «Intervento... per cui occorre trovare la copertura finanziaria e il cui completamento non potrà avvenire entro l’orizzonte temporale del Recovery Plan neanche per lotti funzionali». Proprio la delibera apre il fronte a cercare i fondi extra Recovery, per il piano 2026. E oltre.
Umbria e Marche ritengono essenziale e imprescindibile, per il potenziamento della direttrice Orte Falconara, la riqualificazione dell’accesso ai binari 1 Est e 2 Est della stazione Roma Termini, attraverso anche la realizzazione di idonei percorsi meccanizzati protetti e la graduale rimozione dei problemi sulla tratta Orte-Roma, che causano ritardi nell’accesso alla Capitale.

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